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Un giro in RIB-boat, il gommone fuoribordo, con interessanti racconti, uno splendido scenario e l'osservazione ravvicinata della vita degli uccelli marini

Una meravigliosa esperienza nel mare che circonda Røst. Scoprirete le alture di Storfjellet, Trenyken ed il faro di Skomvær. Røst è nota per l'affollata e chiassosa presenza degli uccelli marini, fenomeno che sarà possibile osservare da vicino poiché la barca ha l'opportunità di spingersi fin sotto le scogliere, luoghi altrimenti inaccessibili da terra. La guida condividerà con voi informazioni, racconti e curiosità relative ai luoghi visitati.

Vi verranno fornite le tute termiche galleggianti ed i giubbotti di salvataggio.

L'escursione dura circa due ore e parte dal Røst Bryggehotell tutti i giorni nella stagione estiva. E' possibile anche prenotare al di fuori degli orari prestabiliti. La stagione dura da maggio ad ottobre.

Nota: il percorso dell'escursione può essere modificato o la gita annullata in caso di maltempo.
Per le prenotazioni si prega di contattare telefonicamente o via e-mail i seguenti recapiti:

Tyvsøyveien 2
8064 Røst

Telefono: +47 992 73 260
e-mail:  tor-hen1@hotmail.com 

https://www.facebook.com/RØST-RIB


Traduzione di Daniela Santori

 

La banchina per gli ospiti a Glea

Disponiamo di una grande banchina che viene utilizzata dai pescatori per ormeggiare le barche durante l'inverno, nel periodo della pesca nelle Lofoten. Abbiamo inoltre disponibilità il resto dell'anno per l'attracco  anche di altre imbarcazioni

Prezzi

La tariffa di ormeggio presso le nostre banchine, sia fisse che galleggianti, è di 100 NOK al giorno + 20 NOK al giorno per l'elettricità.

Supplemento per l'uso dei servizi igienici situati al secondo piano della costruzione bianca limitrofa al molo: doccia NOK 20, lavatrice NOK 30 per lavaggio.

Pagamento

In una cassetta collocata vicino al molo di attracco si trovano sia i moduli da compilare che le buste. Scrivi il nome della tua barca e quanti giorni intendi permanere. Il denaro può essere inserito insieme al modulo nella busta e consegnato in ufficio, oppure riposto nella cassetta della posta di Glea, che si trova fuori dall'ufficio stesso, negli orari di chiusura. Negli orari di apertura è possibile pagare con carte o bancomat all'interno dell'ufficio.

L'ufficio è aperto dalle 08:00 alle 15:30.


AS Glea
Tel + 47 760 50 900
e-mail post@glea.no 

www.glea.no

www.facebook.com/glealofoten/      

Joker Røst

Benvenuti allo Joker di Røst! Ci troviamo in una posizione idilliaca, affacciata sul mare e con una splendida vista sulle famose falesie di Røst. Il negozio ha una superficie di vendita di 1.560 mq, è dotato di un accogliente angolo caffè, un grande reparto di articoli da regalo ed un centro di vendita di materiali edili. Qui trovate anche fiori, le cartelle per il bingo organizzato dalla radio locale e le ricariche per l'elettricità da utilizzare per gli ormeggi alle banchine pubbliche comunali.

Sportello postale e servizio consegne

Abbiamo un servizio di consegna due volte alla settimana, cosa che, ad esempio, puó essere utile per inviare lettere ai clienti, ricaricare i cellulari ecc. Facci sapere se non trovi qualcosa in negozio e sarà nostra premura procurare ció che desideri per la tua visita successiva.  Allo Joker è presente anche uno sportello postale.

Orari di apertura:
Joker Røst: Lunedi - Venerdi 09:00-18:00,  Sabato 10:00-15:00
Byggtorget: Lunedi - Venerdi 09:00-16:30, Sabato chiuso

Vi diamo il benvenuto nel nostro negozio per i vostri piacevoli acquisti!

 

 

Gleaveien 8
Tlf + 47 76 09 61 03
Epost joker.rost@joker.no

https://joker.no/Finn-butikk/Joker-Rost

Galleri Jan Erik Wessel

La galleria ospita le opere del fotografo naturalista Jan Erik Wessel, con immagini di Røst, delle Lofoten e della Norvegia settentrionale.

La galleria è un vecchio casotto da pesca in legno, recentemente restaurato, che ha più di 100 anni e merita sicuramente una visita. L'interesse per la Norvegia del Nord, le Lofoten e Røst è all'origine dell'apertura della Galleria Wessel, gestita dal fotografo naturalista Jan Erik Wessel che espone in una mostra permanente, con la possibilità di acquistare i suoi quadri, immagini riprese principalmente a Røst.

 

Jan Erik Wessel
tlf + 47 911 91 953

mail erikwess@online.no

www.erikwessel.no

 

Traduzione di Daniela Santori

La festa di Querini

Nel corso delle giornate di festa dedicate a Querini  ci dedicheremo alla rievocazione della tradizione culturale locale celebrando l'incredibile avventura avvenuta sui nostri litorali (il racconto di Querini) insieme ad un fantastico prodotto alimentare (lo stoccafisso) e ad un luogo unico ed inimitabile (Røst nelle isole Lofoten)

La festa di Querini è una festa popolare a Røst, nelle Lofoten, che si tiene ogni anno nel corso del primo fine settimana di agosto. Tutti coloro che desidereranno intervenire avranno l'occasione di vivere un'esperienza che vedrà coinvolte arte e cultura ad alti livelli, collocate in un ambiente spettacolare situato al limite meridionale delle isole Lofoten.

Vi aspettiamo per godere insieme di un'esperienza dove cibo, cultura, natura, mare, il pesce e la gente si legano in un meraviglioso connubio.

https://www.querini.no/querinifest

Illustrazioni:
Tørrfisksentralen 2017 – (Sagra dello stoccafisso) – festa popolare con cibo, musica, informazioni ed approfondimenti  sullo stoccafisso.
Il concerto nella chiesa di Røst è uno dei numerosi eventi durante le giornate di festa dedicate a Querini.
Line Evjen, uno dei nostri selezionatori di stoccafisso a Røst, ha condotto il workshop dei selezionatori nel 2017.

Fotografie di Tore Berntsen
Tradizione di Daniela Santori

På Røst AS

Festival della pulcinella di mare

Il festival della pulcinella di mare è un evento culturale e naturalistico in cui i partecipanti vengono aggiornati sulla situazione della popolazione degli uccelli marini. Il festival si tiene l'ultimo fine settimana di giugno.

È anche un festival per le famiglie, per grandi e piccini, con una combinazione di artisti provenienti da fuori città e risorse locali che creano esperienze positive all'insegna del clima di festa. 

Il festival offre un'esperienza completa – con la musica, l'arte, la cultura e la storia insieme a giochi e divertimento, in perfetta combinazione. 

Benvenuti agli entusiasmanti giorni del festival a Røst! 

Telefono: 0047 911 87 233
E-mail: elisabeth.k.mikalsen@gmail.com
Sito Web: http://www.lundefestivalen.no

https://www.facebook.com/Lundefestivalen


Fotografia di Jörg Hempel /Flickr
Fotografia di UpNorth Festival 2017 / Kjell Ove Storvik

Traduzuione di Daniela Santori

 

Querini Pub & Restaurant

Il menu cambia di stagione in stagione e viene presentato sulla pagina facebook del ristorante insieme agli orari di apertura.

https://www.facebook.com/querinipubogrestaurantrost/

Per oltre vent'anni Anne Cecilie Pedersen ha proposto cibi deliziosi realizzati con ingredienti locali. Durante il suo percorso culinario ha sviluppato i suoi piatti e si è ispirata alla cucina italiana. La sua creatività si basa sulla stretta relazione che è sempre esistita tra Røst e l'Italia – a causa della profonda conoscenza e dell'amore comune che entrambi nutrono per lo stoccafisso di Røst – e di quant'altro arriva o viene prodotto sull'isola.

I piatti serviti da Anne Cecilie sono balena, diverse gustose portate di agnello di Røst e molte altre stuzzicanti specialità a base di stoccafisso ed altri prodotti locali.

Traduzione di: Daniela Santori

Querini Pub og Restaurant
Klakkveien 1
8064 Røst
Tel:  +47 97176826

Anne Cecilie Pedersen
querinipr@gmail.com

 

Fotografie di: Kjell Ove Storvik

Røst Bryggehotell Pub

Il Røst Bryggehotell è un hotel moderno affacciato proprio sul molo, gode di una splendida vista sul mare e sulle imponenti scogliere abitate dai numerosi uccelli. Oltre alle normali camere, disponiamo di tre rorbu, le tipiche casette dei pescatori, con due camere da letto in ogni unità che possono ospitare ognuna quattro persone. La sala conferenze accoglie 25 persone. 

Al Røst Bryggehotell puoi soggiornare nella parte più estrema dell'isola, godendo dei paesaggi più belli che tu possa immaginare. Røst Bryggehotell è l'hotel in cui con gli amici ed i vostri cari potrete trovare armonia ed esclusività. 

Si può camminare sulla banchina con una tazza di caffè in mano o una birra fredda, o sedersi all'ombra e godere di una pace che si può trovare solo a Røst. Nel nostro ristorante è possibile gustare pietanze di prima classe, con i piatti più deliziosi sia di mare che di terra. 

Noi del Røst Bryggehotell vi promettiamo un caloroso benvenuto e un servizio meraviglioso durante il vostro soggiorno. Da noi si possono affittare biciclette, fare un tour dell'isola in autobus, effettuare un'scursione guidata in barca per tutte le isolette che compongono Røst e visitare il magazzino dello stoccafisso dove è conservato tutto il pescato locale. Forse viviamo su un'isoletta, ma abbiamo molto da offrire ai nostri ospiti!


8064 Røst

Le alternative per raggiungere Røst sono il traghetto (www.torghatten-nord.no) o l`aereo (www.wideroe.no). 

www.rostbryggehotell.no

post@rostbryggehotell.no

Tel. + 47 76 05 08 00 (0700–23.00) / + 47 995 11 774 / + 47 926 80 145

 logo Røst bryggehotell og Røst Sjømat

 Traduzione di Daniela Santori

Fiskarheimen Havly Caffetteria

Fiskarheimen offre alloggio sia in camere che in un appartamento separato dello stesso complesso. La caffetteria è aperta tutti i giorni per la colazione, il pranzo e la cena.

Fiskarheimen, "La casa dei pescatori", è per tradizione un luogo di supporto per i pescatori che soggiornano sull'isola e mette a loro disposizione l'utilizzo della lavatrice, la doccia, il servizio postale ed altre prestazioni. 

Presente da 100 anni a Røst

La Fiskarheimen, Havly Røst ("rifugio dal mare"), fu eretta a Rost durante la prima guerra mondiale, e fu inaugurata nel 1919. La casa dei pescatori rimaneva aperta i primi anni solo durante la stagione invernale ed era gestita da un direttore, coadiuvato dalla governante responsabile della casa, con altri collaboratori ed alcuni predicatori che offrivano supporto morale ai pescatori.

Durante la seconda guerra mondiale i tedeschi occuparono la struttura stabilendosi con un contingente che comprendeva circa 50 uomini. Finita la guerra, quando la proprietà, la Missione Marittima Interna, un'organizzazione evangelica missionaria luterana, potè riprendere possesso dell'edificio, si rese necessario un pesante intervento di ristrutturazione. Negli anni che seguirono il complesso è stato rinnovato e ricostruito in diverse occasioni. L'inizio della regolare apertura annuale risale probabilmente al 1945, mentre nel 1952 venne effettuato il collegamento all'energia elettrica.

Volontariato

Harjeet K. Jassal gestisce la Fiskarheim dal 1994. Ogni anno arrivano sull'isola lavoratori volontari che offrono il loro supporto nelle frenetiche stagioni invernale ed estiva.


Fiskarheimen Havly, Røst
Aperto tutti i giorni
Tyvsøyveien 3, 8064 Røst
Telefono: +47 488 54 620 / +47 76 09 69 00
E-post: post@havly.no / havly.roest@nm-hotels.no

https://dism.no/fiskarheimer/havly_rost/

https://no.wikipedia.org/wiki/Den_Indre_Sjømannsmisjon

 

Fonte: Ingrid Helland: 100 år på Røst, https://dism.no/fiskarheimer/havly_rost

Fotografie di: https://dism.no/fiskarheimer/havly_rost 


Traduzione di Daniela Santori

 

Røst Bryggehotell noleggio di biciclette

Røst Bryggehotell ha 10 biciclette disponibili per il noleggio. Abbiamo anche binocoli e piccole tende in affitto per coloro che vogliono dare un'occhiata più da vicino alla nostra bellissima natura e agli uccelli

Il Røst Bryggehotell è un hotel moderno affacciato proprio sul molo, gode di una splendida vista sul mare e sulle imponenti scogliere abitate dai numerosi uccelli. Oltre alle normali camere, disponiamo di tre rorbu, le tipiche casette dei pescatori, con due camere da letto in ogni unità che possono ospitare ognuna quattro persone. La sala conferenze accoglie 25 persone. L'albergo si trova a 100 metri dal molo dei traghetti.

Contatto:

www.rostbryggehotell.no

post@rostbryggehotell.no

Tel. + 47 76 05 08 00 (0700–23.00) / + 47 995 11 774 / + 47 926 80 145

 logo Røst bryggehotell og Røst Sjømat

 
 Traduzione di Daniela Santori

Videonoleggio di Røst

Il Videonoleggio di Røst è un chiosco con una vasta selezione di video disponibili per il noleggio.

Vendita di filati di lana delle Lofoten prodotta a Røst.
La gamma comprende anche abbigliamento impermeabile come cerate, tute, guanti e stivali da lavoro oltre ad alcune attrezzature da pesca.
Ampia selezione di libri.
Pizza surgelata ed altri prodotti normalmente reperibili nei chioschi

Orari di apertura:
09:00–14:00 e 18:00–23:00

 

Røst Videonoleggio Irene Torsteinsen
Ystnesveien 4
rost_videoutleie@hotmail.com

tel. + 47 412 070 74

www.facebook.com/RostVideoutleie


Traduzione di Daniela Santori

Battuta di pesca dal Røst Havfiskecamping

Un noto ed esperto pescatore del luogo accoglie sulla sua barca piccoli e grandi gruppi per battute di pesca o semplicemente per un giro turistico alla scoperta dell'arcipelago di Røst. 

La barca può trasportare fino ad undici persone. 

Noleggio di attrezzature da pesca.

Possibilità di pulire, confezionare e congelare il pesce a terra. 

 

Per contattare il Røst Havfiskecamping per le disponibilità ed i prezzi:
Tel: +47 992 58 348
info@rosthavfiske.com
www.facebook.com/HavfiskeCamping


Traduzione di Daniela Santori

Noleggio di barche al Røst Havfiskecamping

La nostra struttura mette a disposizione per il noleggio cinque barche da circa 21 piedi, due barche in alluminio, tre barche di plastica e una Beason da 25 piedi, nonchè uno sjark, un tipo di barca da pesca leggera da 20 piedi.

Tutte le barche sono dotate di chartplotter ed ecoscandaglio. 
Noleggio di attrezzatura da pesca e tute nautiche galleggianti.

Si affittano anche nasse da pesca. 

Possibilità di pulire, confezionare e congelare il pesce a terra.

 

Contattare il Røst Havfiskecamping per le disponibilità ed i prezzi.
Tel +47 992 58 348
info@rosthavfiske.com
www.facebook.com/HavfiskeCamping


Traduzione di Daniela Santori

Røst Havfiskecamping affitto di camere

Røst Havfiskecamping a Færøya è un'azienda a conduzione familiare che vanta una lunga tradizione ed una vasta esperienza nel turismo legato alla pesca.

Una varietà di opzioni di alloggio

Vi diamo il benvenuto nella nostra struttura che può offrire una varietà di opzioni di alloggio sia che si viaggi con un gruppo che come solitari avventurieri. È possibile risiedere da noi per un breve periodo se lo desiderate, ma possiamo anche offrire affitti a lungo termine.

Abbiamo camere con letti a castello che dispongono di cucine comuni, casette, parcheggio per camper o roulotte e posti tenda in abbondanza.

Noleggio di barche

Se venite qui per pescare, noleggiamo piccole imbarcazioni di varie dimensioni, così potrete insieme ai vostri amici imbarcarvi per il vasto mare e tentare la fortuna. Nel nostro piccolo negozio di attrezzature da pesca è inoltre possibile acquistare esche, piombini e tutto ciò di cui potreste aver bisogno per assicurarvi una pesca proficua.

Una buona pesca 

Fatti aiutari da un esperto pescatore che vi aiuterà a decifrare le mappe nautiche ed a darvi astuti suggerimenti sui luoghi dove più probabili possano essere le possibilità di effettuare una buona pesca. Se non vi sentite sicuri di navigare in acque poco profonde, lo stesso pescatore mette a disposizione la sua barca da pesca che è possibile noleggiare con skipper. 

 

+47 992 58 348
info@rosthavfiske.com 

www.facebook.com/HavfiskeCamping


Traduzione di Daniela Santori

Uccelli alle urne

Scorgiamo la scultura "Il nido" di Luciano Fabro molto prima di essere arrivati, entità bianca e lucente rivolta verso di noi dall'entroterra di Vedøya. L'unico modo per arrivarci è in barca da Røstlandet. (...)

Il traghetto deve fermarsi un pò distante dalla riva a causa delle lunghe secche. Veniamo quindi condotti più avanti con dei gommoni, procedendo di tanto in tanto tra ammassi di alghe e grandi rocce che increspano la superficie dell'acqua. Il nido è necessariamente situato al centro dell'isola, dove il terreno collinare si appiattisce dopo una leggera ascesa dalla battigia (...)

Il nido è costituito da due ingranaggi semi-sepolti e spessi che emergono inclinati da terra. Nello spiraglio creato tra di loro sono collocate tre uova di uccello. Sia le uova che gli ingranaggi sono in marmo italiano – bianco di carrara. In realtà, non sono gli ingranaggi che vediamo, ma le sezioni di colonne greche di ordine dorico – evidente, considerando la scelta del materiale. Non è un caso che la scelta sia caduta su un artista italiano: nel 1432 la comunità di pescatori di Røst fu visitata da un gruppo di marittimi italiani naufragati sull'isola, guidati dal mercante Pietro Querini. Si stabilirono da allora rapporti commerciali tra le due comunità. Mentre gli uccelli migrano verso sud (insieme allo stoccafisso prodotto a Røst), il marmo viene trasportato verso nord. Le colonne e le uova rappresentano le due sfere che qui si incontrano: la cultura mediterranea e l'avifauna locale. (...)

Il nido esprime metaforicamente la relazione ambivalente tra uomo e natura, enfatizzando allo stesso tempo la sua persistente collocazione al di fuori della funzione dell'arte come elemento mobile (ingranaggio) nel flusso globale di persone, merci, capitali. L'arte contemporanea è un "oggetto globale". Non ha importanza dove esso sia, non appartiene mai ad un luogo definitivo. Anche un'opera connessa al suo sito come quella che Fabro presenta qui, sepolta per metà come a fingere che questo sia il posto a cui appartiene, ha il movimento circolare come movente, fine e conseguenza. Una tale mobilità e una capacità di cambiamento corrispondenti a quelle dimostrate dall'arte e dai suoi professionisti, collezionisti ed interpreti, tuttavia, non è da tutti.

Stian Gabrielsen, da Skulpturlandskap Nordland (Il panorama scultoreo nel Nordland), Senza titolo Editore 2017. Estratto. Riprodotto con il permesso dell'editore.

 

Traduzione di Daniela Santori

Fotografia di Kjell Ove Storvik

 

http://www.skulpturlandskap.no/?sprak=3

Fiskarheimen Havly affitto di camere

Fiskarheimen offre alloggio sia in camere che in un appartamento separato dello stesso complesso. La caffetteria è aperta tutti i giorni per la colazione, il pranzo e la cena.

Fiskarheimen, "La casa dei pescatori", è per tradizione un luogo di supporto per i pescatori che soggiornano sull'isola e mette a loro disposizione l'utilizzo della lavatrice, la doccia, il servizio postale ed altre prestazioni. 

Presente da 100 anni a Røst

La Fiskarheimen, Havly Røst ("rifugio dal mare"), fu eretta a Rost durante la prima guerra mondiale, e fu inaugurata nel 1919. La casa dei pescatori rimaneva aperta i primi anni solo durante la stagione invernale ed era gestita da un direttore, coadiuvato dalla governante responsabile della casa, con altri collaboratori ed alcuni predicatori che offrivano supporto morale ai pescatori.

Durante la seconda guerra mondiale i tedeschi occuparono la struttura stabilendosi con un contingente che comprendeva circa 50 uomini. Finita la guerra, quando la proprietà, la Missione Marittima Interna, un'organizzazione evangelica missionaria luterana, potè riprendere possesso dell'edificio, si rese necessario un pesante intervento di ristrutturazione. Negli anni che seguirono il complesso è stato rinnovato e ricostruito in diverse occasioni. L'inizio della regolare apertura annuale risale probabilmente al 1945, mentre nel 1952 venne effettuato il collegamento all'energia elettrica.

Volontariato

Harjeet K. Jassal gestisce la Fiskarheim dal 1994. Ogni anno arrivano sull'isola lavoratori volontari che offrono il loro supporto nelle frenetiche stagioni invernale ed estiva.


Fiskarheimen Havly, Røst
Aperto tutti i giorni
Tyvsøyveien 3, 8064 Røst
Telefono: +47 488 54 620 / +47 76 09 69 00
E-post: post@havly.no / havly.roest@nm-hotels.no

https://dism.no/fiskarheimer/havly_rost/

Fonte: Ingrid Helland: 100 år på Røst, https://dism.no/fiskarheimer/havly_rost

Fotografie di: https://dism.no/fiskarheimer/havly_rost 


Traduzione di Daniela Santori

 

Il porticciolo di Tyvsøya

Il porticciolo è una piccola rada accogliente per i nostri ospiti, situata a Tyvsoya.
Qui è possibile fare rifornimento di benzina.

Per informazioni sulle disponibilità e prezzi:
Steinar Greger
Telefono + 47 926 85 601
sjgreger@johngreger.no 

www.johngreger.no

 

Traduzione di Daniela Santori

Kulwants café

Caffetteria con gustosi piatti a pranzo e menu a base di hamburger.
Aperto tutti i giorni dalle 10:00 alle 22:00.

 

Flyplassveien 2
jassal@online.no
+47 76 09 60 00/ +47 971 32 320 / 047 455 14 552
www.jassal.no

https://www.facebook.com/KulwantsCafe 

Rifugio e braciere per il falò

A nord dell'isola si trova un "gapahuk", una caratteristica capanna aperta frontalmente adibita a rifugio temporaneo, disponibile per tutti gli escursionisti. Qui è possibile sedersi a riposare al riparo dal vento. E' anche una magnifica postazione per ammirare il sole di mezzanotte. È presente un braciere per accendere il fuoco. Agevolmente raggiungibile attraverso un sentiero facilmente accessibile dal vecchio cimitero.

 

Traduzione di: Daniela Santori

L'Opera di Querini

L’Opera dedicata a Querini trae origine dalla particolare storia degli undici marinai veneziani sopravvissuti al naufragio avvenuto mentre, partiti dell’isola di Creta, viaggiavano verso le Fiandre, arenandosi a Røst nel 1432.

Nel 2007, dopo che una delegazione proveniente Sandrigo, cittadina italiana gemellata con Røst, aveva ripercorso le orme del Querini in barca a vela dall'Italia all'isola norvegese, l'idea di ricreare la storia traducendola in un'opera è stata presa seriamente in considerazione.

www.querini.no

Il comune di Røst e la cantante lirica Hildegunn Pettersen, sua concittadina, hanno iniziato a creare le basi del progetto. Grazie al supporto, tra gli altri, della Contea del Nordland, del Consiglio Culturale Norvegese, della comunità imprenditoriale locale e regionale e, non ultimo, del grande entusiasmo della gente di Røst che ha contribuito in tutte le fasi della sua realizzazione, cinque anni dopo è andata in scena la prima dell'opera "Querini".

Da allora, l'opera è stata eseguita nella sua interezza a Røst nel 2014 e nel 2018. La prossima rappresentazione è prevista a Venezia nel 2020.

Musica: Henning Sommerro
Libretto: Ragnar Olsen
Regia: Ane Aass in collaborazione con
Anne Marit Sæther / Compagnia teatrale Cirka Teater
Scenografie: Gilles Berger, Cirka Teater
Scenografie video/costumi: Tone Myskja

Ascoltate il racconto di Pietro Querini relativo alla sua permanenza a Røst nel 1432, nella lettura dell'attore Bernhard Ramstad qui

La cantante lirica Hildegunn Pettersen racconta le ragioni di fondo del progetto dell'opera «Querini» di cui lei è la principale fautrice a Røst.


Traduzione di Daniela Santori

Ora puoi vedere l'intera rappresentazione dell'Opera su Querini nella sala cinematografica di Røst. Il film dura circa 1 ora e 15 minuti ed è stato girato in modo professionale da Nordic Stories North nell'estate del 2018. L'opera è in norvegese e non viene tradotta.

Prezzo: 150, - a persona. I bambini sotto i 16 anni gratis.

Contattateci direttamente per accordi all'indirizzo: kulturhuset.as@gmail.com oppure inviate un SMS alla responsabile dell’Opera Hildegunn Pettersen allo + 47 917 12 924.


Fotografie di: 1–3 Annar Bjørgli, 4–9 Martin Losvik, 10 og film: Kjell Ove Storvik

Il faro di Skomvær

Il faro di Skomvær fu eretto nel 1887. Il faro ha nove piani ed è alto 31,7 metri. È realizzato in ghisa su un basamento di pietra. La costruzione del faro di Skomvær era già stata prevista dalla Commissione norvegese dei fari del 1855, ma fu solo nel 1878 che ne furono redatti piani concreti. La motivazione che rendeva necessaria la realizzazione di un faro al limite dell'arcipelago di Røst era la grande distanza esistente tra i fari delle aree più estreme della Norvegia del nord. Vi era infatti un intenso traffico legato al commercio di legname da Arkhangelsk. Inoltre, il flusso in transito proveniva da e per Tromsø, Hammerfest, Vardø e Vadsø.

La gestione di Skomvær doveva essere affidata ad un guardiano del faro coadiuvato da due assistenti, tutti accompagnati dalle loro famiglie. Vennero costruite due abitazioni in calcestruzzo, una per il guardiano ed una per gli assistenti. Il guardiano del faro aveva anche una propria stalla per gli animali ed un fienile, mentre i due assistenti dovevano condividere un unico ricovero.

Lo Stato, tramite l'amministrazione costiera norvegese, è proprietario del faro, struttura che è anche protetta dalle leggi norvegesi sul patrimonio culturale. Negli anni 2009-2014 è stato completato un significativo intervento di restauro ed il faro ha riacquistato gran parte della sua valenza originaria.

https://en.wikipedia.org/wiki/Skomvær_Lighthouse


Kittelsen racconta Skomvær

Anche l'artista Theodor Kittelsen ha contribuito a far conoscere il faro di Skomvær. Egli ha vissuto a lungo sull'isola che ospita il faro, ivi giunto in visita perché un suo parente era uno dei due assistenti preposti.

"Eccoci sulla più distante delle isole più esterne, molto lontano, nel mezzo al mare. Skomvær si trova a circa due miglia a sud di Røst, l'isola più remota dell'agglomerato che compone le Lofoten. Le uniche persone che vivono lì sono i guardiani del faro con le loro famiglie.

Il mare è imprevedibile e terribile quassù, può bloccare per mesi tutti i rapporti con gli altri esseri umani.

L'isola non è grande. È ricoperta da uno strato di torba con erba sottile e ruvida. Intorno alle aperture dei fiordi verso il mare si spalancano squarci e crepe. È la dimora delle lontre e dei cormorani che di sera si radunano in grandi stormi.

Malgrado ciò gli abitanti di Røst credono che Skomvær sia il posto più splendido delle isole. Bella e verde, dicono loro."


https://en.wikipedia.org/wiki/Theodor_Kittelsen


Fonti:
Museo del faro di Lindesnes / kystreise.no e www.nfk.no/fylkesleksikon (fonte della citazione di Kittelsen non dichiarata).

Illustrazioni

  1. Blue elf / Wikimedia Commons CC 3.0
  2. Danckert Monrad-Krohn, Riksantikvaren Creative Commons 2.5
  3. Immagine risalente al tempo in cui Skomvær era abitata ed il faro era presidiato. Si noti il giardino esterno all'edificio residenziale. Dalsfjord fyrmuseum, Nfk/fylkesleksikon
  4. Skomvær fyr 1891 av Theodor Kittelsen / Fourandsixty CC-PD Mark
  5. Theodor Kittelsen / Fourandsixty CC-PD Mark
  6. Anders Beer Wilse / Frankemann CC-BY-2.5

 

Traduzione di Daniela Santori

 

Greger Adventures vacanza

Offriamo alloggio in rorbu, le casette dei pescatori, appartamenti o case con pù camere.

Abbiamo un totale di circa 50 posti letto nelle diverse casette ed appartamenti. Le abitazioni si trovano vicino allo Skomværkroa che, oltre ad essere un pub accreditato, è anche la reception di Greger Adventures.

Gli alloggi sono vicini alle conosciutissime aree di pesca dove operano attivamente numerosi pescherecci; nelle vicinanze ci sono le antiche rastrelliere dove viene appeso il merluzzo delle Lofoten, attività queste che hanno sempre significato così tanto per le persone che vivono qui.

È estremamente semplice organizzare una cena a base di pesce: nella nostra azienda, appena fuori Skomværkroa, vendiamo pesce fresco e surgelato.

Disponibile il noleggio di piccole imbarcazioni.

Contattateci per maggiori informazioni e per le prenotazioni.

 

Greger Adventures Vacanza
Steinar Greger
Telefono + 47 926 85 601
sjgreger@johngreger.no
www.johngreger.no

https://www.facebook.com/rostutleiehusrorbu


Traduzione di Daniela Santori

Il ristorante del Røst Bryggehotell

Il ristorante del Røst Bryggehotell propone prodotti locali nel menu.

Il ristorante può ospitare circa 60 persone e in un accogliente ambiente litoraneo. Al Bryggehotell di Røst impieghiamo molto tempo nella preparazione di ottime vivande tradizionali norvegesi, dove i prodotti freschi del mare sono l'ingrediente principale dei nostri squisiti piatti a base di pesce insieme alle altre materie prime di ottima qualità provenienti dai nostri fornitori di fiducia, una combinazione che assicura un'esperienza culinaria estremamente gradevole.

L'Hotel gode di tutte le autorizzazioni di legge.

ww.rostbryggehotell.no

post@rostbryggehotell.no

Tel. + 47 76 05 08 00 (07.00–23.00) / +47 995 11 774 / +47 926 80 145

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Traduzione di Daniela Santori

Kaikanten Caffetteria/ristorante

Orari di apertura nei giorni feriali dalle 10.00 alle 13.30.
Il pranzo viene servito alle 11:30.
L`orario di apertura in autunno ed inverno si intende dal martedì al venerdì.

Kaikanten Rorbuer

Kaikanten Rorbuer offre alloggio in appartamenti / casette per quattro / cinque persone. L'hotel mette a disposizione camere singole e doppie di standard alberghiero. La struttura dispone di spaziosi ambienti per conferenze e banchetti, e nell'edificio c'è anche una caffetteria dove si può pranzare.

Durante i mesi estivi è inoltre possibile noleggiare una barca per la pesca in mare aperto.
La favolosa isola di Røst è circondata da un mare estremamente vitale, con milioni di uccelli marini e 365 isolotti erbosi e scogliere da visitare.

Numero delle stanze dell'hotel, edificio principale, 2° piano:
20 camere singole
una camera doppia

Appartamenti / casette:
11 unità

Barche

Il complesso dispone di otto barche da 20 piedi di tipo Rocad 606 SP con motore fuoribordo Suzuki da 70 hp. La struttura è dotata di un proprio spazio per la lavorazione del pesce catturato e congelatori per la sua conservazione.

È possibile prenotare una propria guida, e noleggiare attrezzature ed abbigliamento da pesca.

Kaikanten Rorbuer collabora con il Fishing Camp di Røst www.rostfishing.com – dove puoi prenotare la tua esperienza di pesca.

Sala per conferenze / banchetti

«Puinn Kaikanten»  è una sala per banchetti / sala conferenze sita al 1° piano dell'hotel e può ospitare 60 – 70 persone.
Nella caffetteria sita al 2° piano colazione, pranzo e cena potranno essere serviti per gli ospiti su richiesta, con una disponibilità fino a 35 persone.

Connessione Internet

Tutti i locali e le camere dispongono di connessione internet wireless.

Distanze dai centri di interesse

Traghetto – 800 m
Aeroporto – 3 km
Negozio – Joker – 1 km
Palestra / Querinihallen – 1.5 km
Chiesa e Centro Comunale – 1.5 km
Studio medico – 1.5 km

Logo konvolutt Kaikanten Rorbuer

Contatti

Kaikanten Rorbuer  – Louisiann AS
Tyvsøyveien 24
8064 Røst
www.kaikant.no

Tel. +47 76 30 10 03  / +47 924 62 595
Epost: kaikant@online.no

www.facebook.com/kaikantenrorbuer/


Traduzione di Daniela Santori

Kaikanten Rorbuer Noleggio Barche

Il complesso dispone di otto barche da 20 piedi di tipo Rocad 606 SP con motore fuoribordo Suzuki da 70 hp. La struttura è dotata di un proprio spazio per la lavorazione del pesce catturato e congelatori per la sua conservazione.

È possibile prenotare una propria guida, e noleggiare attrezzature ed abbigliamento da pesca.

Kaikanten Rorbuer collabora con il Fishing Camp di Røst www.rostfishing.com – dove puoi prenotare la tua esperienza di pesca.

Kaikanten Rorbuer

Kaikanten Rorbuer offre alloggio in appartamenti / casette per quattro / cinque persone. L'hotel mette a disposizione camere singole e doppie di standard alberghiero. La struttura dispone di spaziosi ambienti per conferenze e banchetti, e nell'edificio c'è anche una caffetteria dove si può pranzare.

Durante i mesi estivi è inoltre possibile noleggiare una barca per la pesca in mare aperto.

La favolosa isola di Røst è circondata da un mare estremamente vitale, con milioni di uccelli marini e 365 isolotti erbosi e scogliere da visitare.

 

Numero delle stanze dell'hotel, edificio principale, 2° piano:
20 camere singole
una camera doppia

Appartamenti / casette:
11 unità

Kaikanten Caffetteria/ristorante

Orari di apertura nei giorni feriali dalle 10.00 alle 13.30.
Il pranzo viene servito alle 11:30.
L`orario di apertura in autunno ed inverno si intende dal martedì al venerdì.

Sala per conferenze / banchetti

«Puinn Kaikanten»  è una sala per banchetti / sala conferenze sita al 1° piano dell'hotel e può ospitare 60 – 70 persone.

Nella caffetteria sita al 2° piano colazione, pranzo e cena potranno essere serviti per gli ospiti su richiesta, con una disponibilità fino a 35 persone.

Connessione Internet

Tutti i locali e le camere dispongono di connessione internet wireless.

Distanze dai centri di interesse

Traghetto –800 m
Aeroporto – 3 km
Negozio – Joker 1 km
Palestra / Querinihallen – 1.5 km
Chiesa e Centro Comunale – 1.5 km
Studio medico – 1.5 km


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Contatti

Kaikanten Rorbuer  – Louisiann AS
Tyvsøyveien 24
8064 Røst
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Traduzione di Daniela Santori

Una passeggiata nel regno dello stoccafisso

Fai una visita guidata al magazzino dello stoccafisso di Røst Sjømat, il luogo in cui è conservato l'oro di Røst. Qui trovi lo stoccafisso di tutte le forme e misure.

Tramite conferenze e visite guidate, i visitatori imparano tutto ciò che è necessario sapere sulle qualità dello stoccafisso, perché il selezionatore suddivide il pesce in venti tipologie diverse, sulla storia dello stoccafisso e le sue radici, e se Querini, un nobile italiano, abbia veramente dato origine all'esportazione dello stoccafisso norvegese.

Chiama o invia una mail per la prenotazione.

logo Røst bryggehotell og Røst Sjømat

Røst Bryggehotell AS
+ 47 76 05 08 00
post@bryggehotell.no

Geir Børre Johansen
Tlf  + 47 926 80 145
bojohans@online.no

www.rostbryggehotell.no
www.rostsjomat.no


Traduzione di Daniela Santori

Illustazioni: 1–2 Kjell Ove Storvik, 3 Einar Stamnes

Piccola sala musica

Ti piacerebbe esercitarti a suonare o cantare senza disturbare le altre persone?

Il Comune di Røst mette a disposizione una piccola sala prove situata fuori dal palazzo comunale. In un piccolo edificio simile ad un contenitore ci sono attrezzature musicali che tutti possono usare.

Diverse strumentazioni

Qui puoi trovare diverse strumentazioni come microfoni, amplificatori, mixer, tanto per citarne alcune. Sono presenti un pianoforte elettrico ed una batteria, mentre gli altri strumenti devono essere portati da casa da chi affitta il locale.

Per le prenotazioni è necessario rivolgersi agli uffici comunali. Vi preghiamo di contattarci per avere un elenco delle attrezzature presenti ed informazioni sulle disponibilità. L'affitto della piccola sala musica è gratuito.


Comune di Røst
Tel. 0047 76 05 05 00
postkasse@rost.kommune.no


Illustrazioni: Elisabeth Mikalsen

Traduzione di Daniela Santori

La piscina

Røstlandveien 37, ingresso dietro il municipio

La piscina di Røst è aperta il giovedì  – al di fuori degli orari di apertura la piscina può essere affittata sia nei giorni feriali che nei fine settimana.

La piscina, con la adiacente sauna, si trova nei locali della scuola ed è aperta al pubblico il giovedì dalle 17.30 alle 21.30.

La prima ora del giovedì, dalle 17.30 alle 18.30, è dedicata ai bambini più piccoli accompagnati da adulti, l'ora successiva, dalle 18:30 alle 20.15, è riservata a bambini ed adolescenti già capaci di nuotare, mentre nell'ultima ora, dalle 20.15 alle 21.30, l'accesso è consentito solo agli adulti.

È anche possibile prendere in affitto la piscina al di fuori degli orari di apertura prefissati.

Per informazioni sulle disponibilità e prenotazioni, contattare il centro di assistenza del comune di Røst:
Tel. 0047 76 05 05 00
postkasse@rost.kommune.no


Fotografia di: Elisabeth Mikalsen
Traduzione di Daniela Santori

Kaikanten Rorbuer affitto di camere

Kaikanten Rorbuer offre alloggio in appartamenti / casette per quattro / cinque persone. L'hotel mette a disposizione camere singole e doppie di standard alberghiero. La struttura dispone di spaziosi ambienti per conferenze e banchetti, e nell'edificio c'è anche una caffetteria dove si può pranzare.

Durante i mesi estivi è inoltre possibile noleggiare una barca per la pesca in mare aperto.

La favolosa isola di Røst è circondata da un mare estremamente vitale, con milioni di uccelli marini e 365 isolotti erbosi e scogliere da visitare.

Numero delle stanze dell'hotel, edificio principale, 2° piano:
20 camere singole
una camera doppia

Appartamenti / casette:
11 unità

Barche

Il complesso dispone di otto barche da 20 piedi di tipo Rocad 606 SP con motore fuoribordo Suzuki da 70 hp. La struttura è dotata di un proprio spazio per la lavorazione del pesce catturato e congelatori per la sua conservazione.

È possibile prenotare una propria guida, e noleggiare attrezzature ed abbigliamento da pesca.

Kaikanten Rorbuer collabora con il Fishing Camp di Røst www.rostfishing.com – dove puoi prenotare la tua esperienza di pesca.

Sala per conferenze / banchetti

«Puinn Kaikanten»  è una sala per banchetti / sala conferenze sita al 1° piano dell'hotel e può ospitare 60 – 70 persone.

Nella caffetteria sita al 2° piano colazione, pranzo e cena potranno essere serviti per gli ospiti su richiesta, con una disponibilità fino a 35 persone.

Caffetteria/ristorante

Orari di apertura nei giorni feriali dalle 10.00 alle 13.30.
Il pranzo viene servito alle 11:30.
L`orario di apertura in autunno ed inverno si intende dal martedì al venerdì.

Connessione Internet

Tutti i locali e le camere dispongono di connessione internet wireless.

Distanze dai centri di interesse

Traghetto – 800 m
Aeroporto – 3 km
Negozio – Joker – 1 km
Palestra / Querinihallen – 1.5 km
Chiesa e Centro Comunale – 1.5 km
Studio medico – 1.5 km

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Contatti

Kaikanten Rorbuer  – Louisiann AS
Tyvsøyveien 24
8064 Røst
www.kaikant.no

Tel. +47 76 30 10 03  / +47 924 62 595
Epost: kaikant@online.no

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Traduzione di Daniela Santori

Sull'essiccazione del pesce

A Røst le rastrelliere sono costruite in modo che i trattori possano facilmente arrivare sotto di esse. L'altezza dei tralicci è stata calcolata in modo da consentire alle persone addette ad appendere il pesce possano avere una buona posizione di lavoro stando in piedi sulla piattaforma di carico. Non è un peso da poco quello che viene sollevato ed appeso a mano ogni giorno nel pieno della stagione della pesca.

Con il ventre aperto rivolto verso nord

Due merluzzi appesi insieme per la coda vengono chiamati "ei sperre", termine derivato dal verbo "bloccare". La coppia di pesci viene unita sopra i pali delle rastrelliere, ed è importante che l'addome sia rivolto a nord. La pioggia che arriva dalla direzione sud-ovest è infatti molto forte a Røst, come nel resto delle Lofoten, ed è quindi importante che il ventre aperto del pesce non sia esposto a sud o sud-ovest e la pioggia non vi ristagni riducendone l'essiccazione ciò comportando una qualità inferiore del pesce a processo completato.

Per lo smistamento e la stagionatura

I produttori di stoccafisso conoscono bene le rastrelliere e sanno in quali date dell'inverno ciascuna rastrelliera verrà riempita di pesce. A seconda della data in cui il pesce viene appeso e le diverse condizioni di essiccazione si decide la data in cui può iniziare la raccolta. Alcune volte i pesci vengono tirati giù a maggio, ma più comunemente è giugno il mese di raccolta del pesce essiccato. Si tagliano le reti di protezione e il pesce viene raccolto in casse e vasche prima di essere trasportato nei locali adibiti ad una prima selezione e alla maturazione.

Clima mite

La temperatura e l'umidità rappresentano fattori importanti nell'essiccazione del merluzzo artico. Il clima sull'isola di Røst è mite e la temperatura media si mantiene sopra lo zero per tutto l'anno. La comunità dell'isola all'estremità meridionale delle Lofoten rappresenta quindi la regione più settentrionale al mondo dove non ci sono inverni con temperature al di sotto dello zero. Ciò fa si che il periodo ideale per appendere il pesce all'aperto, in balia delle sole condizioni atmosferiche, coincida con le prime consegne del pesce a terra a gennaio.

Rottura delle cellule del pesce

Più a est della catena delle Lofoten vi sono periodi in cui le temperature scendono sotto lo zero all'inizio dell'inverno e si corre il rischio che il pesce venga danneggiato prima che arrivino le temperature più miti di febbraio e marzo. Il gelo danneggia il pesce causandone la rottura delle cellule e lo scarso assorbimento di acqua nella fase di ammollo.

Molti fattori determinano le classi di qualità

Ma la temperatura può anche essere eccessivamente mite.  Se fa troppo caldo e l'aria è troppo secca, la pelle e le parti più esterne del pesce possono essiccarsi troppo velocemente. In questo caso l'umidità e i liquidi rimangono imprigionati al di sotto della pelle e il pesce può guastarsi e addirittura iniziare a marcire. E con le temperature miti si svegliano le mosche che ben pensano di andare a deporre le uova sul pesce, se riescono ad arrivarci. Ma a Røst il vento è tale che le mosche non riescono a poggiarsi, secondo quanto si dice da queste parti.

Vi sono insomma numerosi fattori che convergono nel determinare a quale di queste classi il pesce verrà assegnato durante la selezione:

Prima
Seconda
Tipo B

 

Testo tratto dal libro: Elisabeth Johansen, Anne Cecilie Pedersen, Einar Stamnes (eds.): TØRRFISK – kystkultur, kokekunst, Querini, Orkana 2018.

Traduzione di Enrica Sollaino / Itra språktjenester på italiensk e Daniela Santori

Fotografie di Kjell Ove Storvik 1–3, Elisabeth Johansen 4–10

Røst Bryggehotell

Il Røst Bryggehotell è un hotel moderno affacciato proprio sul molo, gode di una splendida vista sul mare e sulle imponenti scogliere abitate dai numerosi uccelli. Oltre alle normali camere, disponiamo di tre rorbu, le tipiche casette dei pescatori, con due camere da letto in ogni unità che possono ospitare ognuna quattro persone. La sala conferenze accoglie 25 persone. 

Al Røst Bryggehotell puoi soggiornare nella parte più estrema dell'isola, godendo dei paesaggi più belli che tu possa immaginare. Røst Bryggehotell è l'hotel in cui con gli amici ed i vostri cari potrete trovare armonia ed esclusività. 

Si può camminare sulla banchina con una tazza di caffè in mano o una birra fredda, o sedersi all'ombra e godere di una pace che si può trovare solo a Røst. Nel nostro ristorante è possibile gustare pietanze di prima classe, con i piatti più deliziosi sia di mare che di terra. 

Noi del Røst Bryggehotell vi promettiamo un caloroso benvenuto e un servizio meraviglioso durante il vostro soggiorno. Da noi si possono affittare biciclette, fare un tour dell'isola in autobus, effettuare un'scursione guidata in barca per tutte le isolette che compongono Røst e visitare il magazzino dello stoccafisso dove è conservato tutto il pescato locale. Forse viviamo su un'isoletta, ma abbiamo molto da offrire ai nostri ospiti!


8064 Røst

Le alternative per raggiungere Røst sono il traghetto (www.torghatten-nord.no) o l`aereo (www.wideroe.no). 

www.rostbryggehotell.no

post@rostbryggehotell.no

Tel. + 47 76 05 08 00 (0700–23.00) / + 47 995 11 774 / + 47 926 80 145

 logo Røst bryggehotell og Røst Sjømat

 Traduzione di Daniela Santori

Skomværkroa

Subito a nord rispetto a dove un tempo si trovava Tyvsøybrua,  nel 2008 abbiamo creato un accogliente pub e bar/caffetteria – un posto da visitare assolutamente quando si è a Røst!

Organizziamo eventi e feste, ed il locale è dotato di un grande schermo e di un  proiettore. 

Skomværkroa è anche il punto di accoglienza di Greger Adventures, struttura che offre alloggi vacanze ed organizza diverse escursioni . Qui è anche possibile noleggiare biciclette.

Benvenuti in un accogliente ambiente in stile marinaro!

Si prega di contattarci attraverso la nostra pagina Facebook Skomværkroa bar/pub.

https://www.facebook.com/skomvaerkroa/

 

Steinar Greger
Tel. + 47 926 85 601

sjgreger@johngreger.no

www.johngreger.no



Traduzione di Daniela Santori

Sandrigo, Via Querinissima e un prodotto unico

Lo stoccafisso crea legami stretti tra Røst e l'Italia in tanti modi diversi. A Sandrigo, in Veneto, vi è una forte tradizione di stoccafisso e qui ogni anno viene organizzata una sagra dedicata allo stoccafisso. Loro la chiamano la Festa del Baccalà, nome con cui si chiama lo stoccafisso da quelle parti. E in quell'occasione sono gli abitanti di Røst a girare per le strade italiane per presentare se stessi e il loro prodotto nella città cui Røst è unita da un gemellaggio. Il gemellaggio tra le comunità di Sandrigo e quella di Røst è stato sottoscritto nel 2002.

Festival del Bacalà

La Venerabile Confraternita del Bacalà alla Vicentina – congregazione di estimatori dello stoccafisso – è stata fondata a Sandrigo in Italia nel 1987. Da quell'anno nella piccola cittadina veneta è iniziata l'annuale tradizione del Festival del Bacalà – una festa popolare dedicata al famoso merluzzo essiccato.

Lo scopo dell'associazione è proteggere, preservare e promuovere i piatti tipici vicentini, incoraggiare lo scambio culturale, la gastronomia locale ed il turismo.

Uno dei cinque piatti tradizionali rappresentativi dell'Italia

Il Bacalà alla vicentina è stato designato dall'EuroFIR come uno dei cinque piatti tradizionali rappresentativi dell'Italia, ed è l'unico raffigurato su un valore bollato, emesso nel 2017, che ritrae proprio il famoso piatto della tradizione veneta. Gli altri quattro piatti indicati dall'EuroFIR sono la Pizza Margarita (Napoli), il Brasato al Barolo piemontese, il Castagnaccio toscano ed i Cannoli alla ricotta siciliani.

https://baccalaallavicentina.it

https://it.wikipedia.org/wiki/Baccalà_alla_vicentina

Via Querinissima

Via Querinissima è un progetto che prevede la collaborazione tra la regione norvegese del Nordland e la regione Veneto. L'obiettivo è quello di sviluppare un itinerario di eredità culturale europea sulle orme di Querini e del viaggio che lo portò a Røst e del suo ritorno in Italia. Un ruolo centrale in questo progetto è rivestito naturalmente dallo stoccafisso e dalla descrizione che Querini fece della società dell'estremo nord che dipendeva dallo stoccafisso e della grande rete commerciale di cui Røst e Venezia già da allora facevano parte.

Stoccafisso – un prodotto unico

Il cibo è cultura. E questo vale soprattutto per l' Italia. La storia della cucina, l'origine e le qualità dei suoi ingredienti sono importanti. Lo stoccafisso delle Lofoten è in questo senso un prodotto unico che nel 2014 ha ottenuto il riconoscimento dell'indicazione geografica protetta attribuito dall'UE. Il marchio IGP rappresenta una garanzia per gli importatori e i consumatori del fatto che lo stoccafisso arriva effettivamente dalle isole Lofoten e presenta la qualità che il marchio garantisce.

https://it.wikipedia.org/wiki/Indicazione_geografica_protetta

 

Testo tratto dal libro: Elisabeth Johansen, Anne Cecilie Pedersen, Einar Stamnes (eds.):
TØRRFISK – kystkultur, kokekunst, Querini, Orkana 2018.

Traduzione di: Enrica Sollaino / Itra språktjenester på italiensk e Daniela Santori

Illustrazioni:
Dal tradizionale festival dello stoccafisso a Sandrigo. Fotografia di Tove Andreassen
I rappresentanti della Venerabile Confraternita del Bacalà alla Vicentina, congregazione di estimatori dello stoccafisso, in visita a Røst nell'estate del 2017. Nel loro viaggio verso nord hanno seguito la Via Querinissima. Il Sindaco di Røst, Tor Arne Andreassen e la consorte Tove Andreassen, all'estrema destra nella foto. Fotografia di Einar Stamnes
Lo sviluppo del prodotto e del marchio sono importanti. John Greger AS e AS Glea hanno sviluppato nuovi prodotti pronti da cucinare: filetto di stoccafisso, "boknafiskfilet", filetti di merluzzo semi-essiccato, e "hjellosing" merluzzo intero essiccato per circa due settimane, dal sapore di conseguenza più intenso. Nella foto Olaf Pedersen dy della AS Glea. Fotografia di Einar Stamnes
La confezione dello stoccafisso è stata recentemente rinnovata da John Greger AS. Fotografia di Kjell Ove Storvik
Il francobollo dedicato al Bacalà alla vicentina. www.poste.it
Bertilla Fabris prepara la propria versione del Bacalà alla vicentina. Fotografie di Trond Antonsen / Kyst og fjord

Røst, Stoccafisso e Italia

Il contatto con l'Italia è di fondamentale importanza per l'industria dello stoccafisso di Røst. L'85 per cento circa dello stoccafisso prodotto a Røst è destinato all'Italia. Inizialmente l'esportazione passava attraverso diversi intermediari. L'agente ha rappresentato a lungo una persona importante come intermediario tra l'esportatore e l'importatore. Il viaggio dello stoccafisso verso le tavole italiane proseguiva poi attraverso l'importatore e poi ancora il grossista e infine la ditta addetta all'ammollo, dove ci si occupava di ammollare il pesce per prepararlo all'uso. Da qui il pesce raggiungeva infine il mercato. Oggi non esistono più distinzioni così nette e numerose delle ditte che eseguono l'ammollo hanno anche il diritto di importazione. Pertanto, ogni anno, nel periodo che precede l'estate, giungono a Røst i rappresentanti delle ditte in visita per visionare lo stoccafisso dell'anno. I legami tra chi produce lo stoccafisso e chi lo prepara per essere gustato sulle tavole italiane sono oggi più forti di quanto non lo siano mai stati.

Vi sono una serie di elementi che determinano una certa trepidazione nella produzione dello stoccafisso. Grossi quantitativi di materia prima vengono acquistati per la produzione dello stoccafisso con buon anticipo rispetto al momento della vendita e l'entità dei prestiti che sono necessari fa si che ogni stagione sia caratterizzata da una buona dose di apprensione. Inoltre ci sono altri fattori di cui tenere conto: le condizioni atmosferiche e quindi la qualità dello stoccafisso dell'anno, il cambio delle valute e l'andamento dei mercati. E di tutto questo gli acquirenti italiani sono ben informati, oltre al fatto che gli italiani sono rinomati per saper trattare.

https://it.wikipedia.org/wiki/Italia

https://vimeo.com/228815493


Testo tratto dal libro: Elisabeth Johansen, Anne Cecilie Pedersen, Einar Stamnes (eds.): TØRRFISK – kystkultur, kokekunst, Querini, Orkana 2018.

Traduzione di Enrica Sollaino / Itra språktjenester på italiensk

I rappresentanti della Azienda Familiare Tagliapietra di Mestre, città vicino a Venezia, visitano abitualmente Røst. Qui li vediamo con Arne Johansen, amministratore delegato della società A. Johansen A/S. Fotografia di Kjell Ove Storvik e Einar Stamnes

Querini – il testimone oculare del 1432

Disponiamo di un resoconto piuttosto importante, da parte di un testimone oculare, in merito al commercio di stoccafisso diretto a Bergen e della vita nella comunità di pescatori e agricoltori di Røst nel XV secolo. È la storia del commerciante e nobile veneziano Pietro Querini e del suo equipaggio che si arenò nelle scogliere di Røst nel gennaio 1432. Querini stesso scrisse la sua versione della cronaca del viaggio e l'equipaggio dettò il proprio racconto a uno scrivano di Venezia. Le cronache sono tuttora disponibili nella biblioteca del Vaticano a Roma e sono state tradotte in diverse lingue, tra cui il norvegese.

https://it.wikipedia.org/wiki/Pietro_Querini

La nave veneziana, La Querina, partì da Creta con a bordo un equipaggio di 68 persone il 25 aprile del 1431. La Querina era una grande cocca di 700 botti, carica di vino, spezie, cotone e altre merci pregiate. La destinazione finale dovevano essere le Fiandre, probabilmente Bruges, ma la nave fu colta da una violenta tempesta e iniziò ad andare alla deriva in direzione nord, attraverso il Mare d'Irlanda e ancora oltre fino all'Oceano Atlantico a nord. Il 17 dicembre 1431 l'equipaggio abbandonò la nave e trasbordò su due scialuppe di salvataggio in quello che deve essere stato un lungo e terribile viaggio, a bordo di due piccole imbarcazioni, in acque sconosciute, fredde e minacciose. Solo una delle due imbarcazioni sarebbe giunta a terra.

Un luogo deserto?

Nonostante i naviganti sbarcarono in quello che apparentemente sembrava un luogo deserto all'estremo nord, essi furono salvati dai pescatori del posto, un popolo che si scoprì essere un ramo di quella stessa rete di commercianti cui appartenevano anche i veneziani. Erano approdati ai confini estremi del mondo fino ad allora conosciuto, visto dalla prospettiva di Venezia, e qui si produceva un prodotto – lo stoccafisso – che consentiva alla popolazione locale di acquistare parecchia merce da altri posti.

https://it.wikipedia.org/wiki/Venezia

 ”Essiccano lo stoccafisso al sole e al vento senza sale”

A Røst vengono ben accuditi dalla popolazione locale. Querini racconta che gli abitanti dell'isola hanno animali da fattoria. Ogni fattoria possiede mucche che forniscono il latte, e le docili anatre, ossia gli edredoni, che danno uova e piume in primavera. Ma è il pesce la loro vera fonte di sostentamento.

Querini racconta:

Prendono fra l’anno innumerabili quantità di pesci, e solamente di due specie: l’una, ch’è in maggior anzi incomparabil quantità, sono chiamati stocfisi; l’altra sono passare, ma di mirabile grandezza, dico di peso di libre dugento a grosso l’una.

I stocfisi seccano al vento e al sole senza sale, e perchè sono pesci di poca umidità grassa, diventano duri come legno. Quando si vogliono mangiare li battono col roverso della mannara, che gli fa diventar sfilati come nervi, poi compongono butiro e specie per darli sapore: ed è grande e inestimabil mercanzia per quel mare d’Alemagna.

Un'antica tradizione

Il fatto che lo insaporiscano con le spezie può indicare che questi fossero gli ingredienti di un piatto cucinato a caldo. Ma utilizzare lo stoccafisso quasi come pane carta musica con il burro sopra è un'antica tradizione che ancora sopravvive in Islanda e nelle isole Fær Øer. In Islanda è comune mangiarlo come snack e lo chiamano harðfiskur með smjöri, mentre nelle isole Fær Øer usano il lardo della balena pilota insieme allo stoccafisso. Ciò che tuttavia è particolare di Røst è che, come Querini riferisce, si usassero le spezie. Non viene sfortunatamente riportato di quale tipo di spezie si trattasse.

https://it.wikipedia.org/wiki/Allium_cepa

L'angelica e la cipolla

Erano certamente poche le colture sull'isola di Røst, così come anche Querini e l'equipaggio descrivono, ma forse venivano coltivate alcune piante comuni come l'angelica e la cipolla. Querini e i suoi uomini conoscevano bene il commercio delle spezie,  avendone Venezia dominato a lungo il commercio nel Mediterraneo orientale. Risulta dalla storia e dai ritrovamenti archeologici che la popolazione di Røst aveva la possibilità di acquistare articoli di lusso, quali allora erano le spezie, a Bergen. Vi era una serie di spezie reperibile nell'area anseatica in quel periodo, tra cui la cannella, il pepe e lo zenzero, e numerosi dei piatti a base di stoccafisso risalenti al medioevo venivano preparati insaporendoli con spezie esotiche di vario tipo.

I primi testimoni oculari veneziani

Non fu Querini a portare per primo lo stoccafisso in Italia, questo è un mito. Ma la storia non perde comunque di fascino. I commercianti veneziani commerciavano in Inghilterra e nelle Fiandre dove lo stoccafisso rappresentava una merce importante. Quindi una merce da commercio nota, come lo stesso testo di Querini lascia a intendere. Ma Querini e il suo equipaggio sono senza dubbio stati i primi testimoni oculari veneziani di come e dove veniva prodotto lo stoccafisso.

La mappa del mondo

Alcune informazioni sulla Norvegia e su Røst si diffusero a Venezia dopo che divennero note le storie di questi viaggi. Del tempo di Querini esiste un interessante documento di come ci si immaginava il mondo dalla prospettiva di Venezia. La mappa del mondo di Fra Mauro del monastero di San Michele a Venezia fu realizzata intorno al 1450 e oggi la si trova esposta al Museo Correr di Venezia. Fra Mauro, che era stato anche lui commerciante, ricavò le informazioni di cui si è servito per disegnare la mappa tra gli altri dai commercianti veneziani, e sulla mappa viene infatti riportato anche il viaggio di Querini. Querini stesso e altri a lui vicino hanno probabilmente rappresentato la fonte delle informazioni riportate sulla mappa.

https://it.wikipedia.org/wiki/Museo_Correr

È possibile che lo stoccafisso sia arrivato in Italia da più parti. La Germania meridionale aveva già da tempo una tradizione di stoccafisso, e l'Italia non era poi così lontana. Ma la maggior parte dello stoccafisso deve tuttavia essere giunto via mare. Chi in Italia andava per mare conosceva lo stoccafisso come scorta alimentare e merce di commercio nelle Fiandre e in Olanda, ed è possibile che siano stati loro a introdurre lo stoccafisso nei porti italiani. Le zone italiane dove si ritrova la tradizione dello stoccafisso sono tutte vicine o corrispondenti a porti importanti come ad esempio Genova, Livorno, Napoli, Messina, Reggio Calabria, Brindisi, Ancona, Venezia e Trieste al confine con la Slovenia.

https://it.wikipedia.org/wiki/Messina

Sappiamo con certezza che lo stoccafisso era un alimento conosciuto in Italia nel XVI secolo, dato che il famoso cuoco del papa, Bartolomeo Scappi, cita una serie di piatti a base di stoccafisso nel suo libro di cucina del 1570.

A Bergen con lo stoccafisso

E poi nel mese di maggio si partono di quel scoglio con una sua grapparia grandetta, di botte 50, narra ancora Querini nella sua cronaca da Røst. Nel resoconto dell'equipaggio leggiamo anche che l'imbarcazione era comandata dal loro ospite, che era pescatore, dai suoi tre figli e da alcuni altri parenti. Insomma erano gli stessi abitanti di Røst che portavano la loro barca a Bergen. Questo è il primo concreto resoconto che conosciamo che testimonia il trasporto dello stoccafisso verso sud ad opera di pescatori locali del nord. Probabilmente questo costituisce un esempio dell'organizzazione chiamata "jektefarten" – il trasporto di merci dalla Norvegia del nord –  e che più tardi divenne nota come  "bygdefaret".

Un pescatore locale, era lo skipper

Il comandante che possedeva la barca era spesso originario del posto, così come riferisce Querini quando scrive che la persona che li aveva ospitati, un pescatore locale, era lo skipper. Quest'ultimo aveva un accordo con altri del posto per trasportare a Bergen lo stoccafisso che avevano prodotto in cambio di un'imposta. L'equipaggio, i cosiddetti "håsetene", era formato da rappresentanti dei pescatori del posto.

Querini prosegue:

e cargato detto pesce conduconlo in una terra di Norvegia, per miglia oltra mille, chiamata Berge, dove a quella muda di molte parti vengono navi di portata di botte 300 e 350, cariche di tutte le cose che nascono in Alemagna, Inghilterra, Scoccia e Prusia, dico necessarie al vivere e vestire.

Querini racconta del periodo prima della partenza di maggio:

Ma prima alcuni giorni, pervenuto a notizia di una donna, moglie del principal rettore di tutti gli scogli, il quale da quelle parti era absente, del capitar nostro in quel luogo, mandò un suo cappellano con la sua barca, che vogava a remi 12, e a me come principale portò in nome di detta donna pesci 60 stocfisi indurati al vento, e pani tre grandi rotondi a nostro modo di segala.

Pagamento per il soggiorno

Il rappresentante, un monaco tedesco, chiese a Querini e al suo equipaggio di pagare per il loro soggiorno a Røst. Loro gli consegnano alcuni oggetti in argento. " Nel giorno della partenza nostra [...] venendo il frate con noi per visitar il suo arcivescovo e portarli dell’acquistate robe la parte sua", narra Querini.

Sappiamo che nel XVI secolo l'arcidiocesi, che era il principale esportatore di stoccafisso del paese e pertanto guadagnava bene dal commercio dello stoccafisso, aveva un cosiddetto "setesvein", ossia un rappresentante fiduciario, a Røst, cosa che corrisponde bene alla descrizione di Querini. Le decime, le multe e le tasse venivano spesso pagate alla chiesa in natura. È noto dalle fonti a disposizione che il "setesvein" di Røst nel 1521 era direttamente coinvolto nel commercio dello stoccafisso diretto a Bergen. Sappiamo inoltre che a Røst vi erano diritti nobiliari che includevano i diritti alla pesca e probabilmente anche la proprietà di alcune fattorie. Queste informazioni ci forniscono un 'idea di quale fosse la struttura del potere nella società dell'epoca. Era importante far risaltare il potere e la presenza su un'isola che, per via della stoccafisso, era importante.

Partenza da Røst

Querini, i suoi uomini e l'uomo dell'arcivescovo partirono pertanto da Røst a bordo dell'imbarcazione che trasportava stoccafisso alla fine di maggio. Non sappiamo di che tipo di imbarcazione si trattasse. L'equipaggio racconta che l'imbarcazione venne governata a remi attraverso uno stretto per poi proseguire la navigazione in tratti più aperti.

Mentre erano diretti verso sud, Querini narra di un incontro interessante:

Avenne che per il cammino s’incontrammo in quello arcivescovo che ‘l frate andava a visitare, qual era superiore di tutti quei luoghi e scogli, nominato archiepiscopus Trundunensis, con due suoi belingieri che venivan remorciati: e la sua compagnia era da persone oltra ducento.

L'uomo che incontrarono era Aslak Bolt, l'arcivescovo e il più grande commerciante di stoccafisso del paese.


Testo tratto dal libro: Elisabeth Johansen, Anne Cecilie Pedersen, Einar Stamnes (eds.): TØRRFISK – kystkultur, kokekunst, Querini, Orkana 2018.

Bibliografia:
Berge, Geir. (1996) Tørrfisk. Thi handlet du red’lig og tørket din fisk. Stamsund: Orkana Forlag
Bertelsen, Reidar (1978) Lofoten og Vesterålens historie 1500–1700. Stavanger: Dreyer a/s
Harwood, Jeremy. (2010) To the ends of the Earth: 100 Maps that changed the Earth. London: David & Charles
Joensen, Jóan Pauli (2015) Bot og Biti. Matur og matarahald i Føroyum. Tórshavn: Faroe University Press.
Magnus, Olaus. (ny utgave 2010) Historien om de nordiska folken. Hedemora: Michalisgillet og Gidlunds förlag.
Nielssen, Alf Ragnar (red.) (2014) “Fangstmenn, fiskerbønder og værfolk” i Norges fiskeri og kysthistorie. Bind 1. Bergen: Fagbokforlaget
Sølvberg, Ingvild Øye. (red.) (1980) Mat og drikke i middelalderen. Bergen: Bryggens Museum
Wallem, Fredrik M. (1893) Handelen med Tørfisk og Klipfisk. Kristiania: Fabritius
Wold, Helge A.  (2004) Querinis reise. Il viaggio di Querini. Stamsund: Orkana forlag

Traduzione di: Enrica Sollaino / Itra språktjenester på italiensk
Arte di strada UpNorth che rappresenta il naufragio di Querini, Glea. Fotografia di: Kjell Ove Storvik

Illustrazioni:
UpNorth street art  / L'arte urbana di UpNorth con il tema del naufragio di Querini, a Glea. Fotografia di Kjell Ove Storvik
Venezia è una città fondata sul commercio e sulla navigazione. Qui il Canal Grande. Fotografia di Alex West / Stockphoto
Dal mappamondo di Fra Mauro del 1450. Nel testo è riportato Nella provincia Norvegia, Piero Querini è giunto a terra. Fotografia di Elisabeth Johansen
La Carta Marina di Olao Magno del 1539 mostra agghiaccianti zone anche della Norvegia del Nord. Tratto dalla Carta Marina Wikimedia Commons.
Dal ricettario di Bartholomeo Scappi. Fotografia di Wikimedia Commons
Dall’inaugurazione della stele commemorativa eretta a Sandøya nel 1935, 500 anni dopo il naufragio di Querini. Fotografia
Tre tipi di navi dalla mostra del Museo Marittimo di Chania a Creta. Fotografia di: Elisabeth Johansen

Pesce, grano e tessuti

Il grano rappresentava la principale merce di scambio con il pesce a Bergen e una sorta di commercio triangolare prese forma. Le navi anseatiche trasportavano grano, farina e birra dai porti del Mar Baltico a Bergen e da qui partivano cariche di stoccafisso dirette all'Inghilterra o alle Fiandre. Dall'Inghilterra e dalle Fiandre le navi di ritorno ai porti baltici trasportavano tessuti in lana.

Spezie e frutta secca

Ma a Bergen si potevano trovare anche diverse altre merci, come ad esempio spezie e frutta secca, che arrivavano alle Fiandre e in Inghilterra con navi provenienti per esempio da Venezia e Genova, così come tessuti più raffinati, articoli in vetro e vino. Da altre zone della Scandinavia e dalla Groenlandia arrivavano alcune merci di lusso come pelli, pellicce e zanne di tricheco.

Oggetti di lusso

A Røst si trovano resti di insediamenti e fattorie che hanno formato elevazioni nel paesaggio nel corso di centinaia di anni. In diverse di queste aree sono stati ritrovati oggetti di lusso che testimoniano commerci redditizi e di vecchia data. Tra le altre cose sono stati ritrovati un anello in oro cesellato nella proprietà Skau e una pedina di scacchi di avorio finemente intagliata nel sito di Ystnes. Risale al medioevo e l'avorio ricavato dalle zanne di tricheco rappresentava allora una delle merci più importanti provenienti dalla Groenlandia. È plausibile pensare che sia stata realizzata in una delle numerose botteghe di artigiani che si trovavano a Bergen in quell'epoca.

Aumento delle merci importate

Gli studi effettuati a Vågar, centro di commercio nei pressi di Kabelvåg a Vågan, portano a credere che il passaggio da centro per la pesca a carattere stagionale a insediamento permanente di tipo più urbano sia avvenuto tra il XIII e il XV secolo. Ritrovamenti nelle aree archeologiche della Norvegia del Nord mostrano inoltre un palese incremento delle merci di importazione a partire dal XIII secolo. Cosa che indica anche un aumento del commercio dello stoccafisso, divenuto così redditizio da consentire l'importazione di prodotti costosi in diverse località.

Le devastazioni inflitte dalla peste incisero parecchio sugli stanziamenti e sul commercio in Norvegia. Ci furono oltre 20 epidemie di peste tra il 1349 e il 1654, tra cui la più nota Peste nera. A causa degli costanti scoppi di epidemia, molte proprietà rurali rimasero disabitate. A Røst pare che le fattorie situate nell'isola montuosa di Storfjellet furono abbandonate nel XIV secolo, dato che anche l'isola rimase vittima del contagio nonostante la sua posizione isolata. Non solo le merci provenienti dal commercio con l'entroterra e da Bergen giungevano a Røst.

https://it.wikipedia.org/wiki/Peste_nera

Il prezzo dello stoccafisso

A causa del calo della produzione e della richiesta in costante aumento, il prezzo dello stoccafisso aumentò nettamente rispetto a quello del grano nel periodo tra il 1350 e il 1500. Fatto questo che ben coincide con i ritrovamenti fatti: prezzi più alti costituivano la base dell'incremento dei prodotti di importazione. Giunti nel 1577, l'esportazione complessiva di stoccafisso è stimata a 2000 tonnellate circa, la stessa quantità che veniva esportata nella sola Inghilterra agli inizi del 1300. Ma ora l'esportazione dello stoccafisso norvegese era pressoché esclusivamente destinata alle città tedesche della Lega anseatica.

Il commercio che partiva da Bergen continuò ad esistere

E sempre a questo periodo risale l'affermarsi di quello che in norvegese è chiamato il "jektefarten", ossia il commercio lungo la costa norvegese, tra la Norvegia occidentale e quella settentrionale. Il commercio che partiva da Bergen continuò ad esistere. Ma il numero di commercianti delle regioni dell'entroterra diminuì a tal punto che furono gli abitanti del nord che iniziarono a trasportare il pesce a Bergen piuttosto che i commercianti provenienti da sud ad andare a prenderlo alle isole Lofoten.

Testo tratto dei libri: Elisabeth Johansen, Anne Cecilie Pedersen, Einar Stamnes (eds.): TØRRFISK – kystkultur, kokekunst, Querini, Orkana 2018
Elisabeth Johansen / John Roald Pettersen 
LOFOTEN – en kulturminneguide. Orkana 2018

Bibliografia:
Nielssen, Alf Ragnar. (red.) (2014) “Fangstmenn, fiskerbønder og værfolk”. Norges fiskeri og kysthistorie. Bind 1. Bergen: Fagbokforlaget
Simonsen, Povl. (1991) Fortidsminner nord for polarsirkelen. Oslo: Universitetsforlaget
Traduzione di Enrica Sollaino / Itra språktjenester på italiensk

Illustrazione:
Fotografie di Thorvald sr. og Tande Thorvald jr.: Norges Tørrfisknærings Historie. Norges Tørrfiskeksportørers Landsforening. 1986 e Pezzo degli scacchi trovato nei campi intorno all`abitato di Røst ricavato dal canino di un tricheco,Tromsø Museum – Universitetsmuseet

Le rovine della chiesa a Marka

Sono (come ho prima citato) i cristiani più devoti, e nei giorni festivi non mancano mai di andare a messa. In chiesa si inginocchiano sempre quando pregano, e non capita mai che essi borbottino, maledicano i santi o menzionino il nome del diavolo. (...) Aderiscono sempre al digiuno dei giorni a ciò dedicati, e tutte le feste che si susseguono durante l'anno vengono santificate con devozione cristiana.

Røst 1432

Gli italiani che naufragarono a Røst nel 1432 che hanno descritto dettagliatamente la vita quotidiana in quei luoghi, raccontano la vita religiosa degli abitanti di Røst: essi erano impegnati profondamente nel loro rapporto con Dio e dei 120 che vivevano sull`isola 72 avevano fatto la Comunione in occasione delle celebrazioni Pasquali, ed erano stati fedeli cattolici.

It il sito della chiesa dal 1400 al 1715

La chiesa era situata a mezzo miglio di distanza da dove essi vivevano. Il "Miglio", che era la loro unità di misura, corrispondeva a 1.739 metri, e la chiesa si trovava quindi a poco meno di 900 metri dalla loro casa. Tale descrizione ci conduce alle aree acquitrinose ed ai vecchi giardini della chiesa coperti di vegetazione situati a Marka. Questo fu il sito della chiesa dal 1400 al 1715.


Nell'area sulla quale sorgeva il vecchio edificio sono trovati i resti di una piccola croce in legno che indica origini cattoliche del luogo. Questo è un caso unico nel suo genere in Norvegia, simili reperti sono stati rinvenuti solo nelle chiese norvegesi in Groenlandia. Nelle Lofoten non si trovano testimonianze di altre chiese medievali, e questa è la più attendibile.

https://it.wikipedia.org/wiki/Medioevo


Testo tratto dal libro: Elisabeth Johansen e John Roald Pettersen; LOFOTEN en kulturminnebok. Orkana 2018.

Bibliografia:
Cartello con le informazioni sul comune di Røst
Pietro Querini in Wold, Helge A.: Querinis reise / Il viaggio di Querini. Orkana 2003
Traduzione di Daniela Santori 

Illustrazione:
Le rovine della chiesa a Marka. Fotografia di Elisabeth Johansen

Allevamento di pecore

Kari-Anne Nilsen, allevatrice di pecore da cinque anni, possiede una barca da pesca, ha 300 pecore, si dedica alla stagionatura delle cosce di pecora in una piccola casetta di legno, vende le pelli dei suoi stessi animali, fornisce lana per i filati e adora la sua vita da contadina. La carne di agnello di Røst è la migliore!

Pascolo all'aperto tutto l'anno

- Il più grande benessere per gli animali è quello di poter pascolare all'aperto tutto l'anno, ed io lo preferisco: essi pascolano fuori sulle nostre isole e li trasferiamo di isolotto in isolotto perché abbiano sempre erba fresca.

Le alghe sono un buon cibo

Le isole di Røst sono piuttosto piccole e le pecore pascolano ovunque, anche fin dove la terra incontra il mare. Pascolando sulla battigia hanno la possibilità di mangiare anche le alghe, se lo desiderano. "Le preferiscono addirittura al cibo abituale", afferma Kari-Anne Nilsen. I rigogliosi pascoli delle isole intorno a Røst contribuiscono ad arricchire di grasso la carne e gli animali crescono bene: – il dato di fatto è che le pecore sono in ottima forma e procreano agnelli che godono di ottima salute -  afferma. Quando arriva il furgone del macellaio con l'agnello di Røst, le persone fanno la fila per comprare!

Super qualità speciale

La lana che si ottiene dalle pecore che vivono all'aperto ha una qualità completamente diversa  rispetto alle altre lane, dice la contadina che indossa di fatto un maglione confezionato con la lana dei suoi stessi animali. – La lana prodotta nell'intero anno è più forte e ben strutturata rispetto alla lana delle pecore che vivono al chiuso, dice con entusiasmo. La lana dalle sue pecore costituisce anche il prodotto fondamentale di un'altra attività, la società Lofotenwool, con sede a Vestvågøy nelle Lofoten.

https://www.instagram.com/rostlam.no/
https://www.lofoten-wool.no/


Nell’ultimo anno, Kari Anne Nilsen a anche aquisito mucche.
Traduzione di Daniela Santori
Fotografie: 1–4 Elisabeth Johansen, 5–7 Kjell Ove Storvik

Gli uccelli sull'isola di Røst e l'osservatorio ornitologico

Il paesaggio di Røst è costituito da pascoli pianeggianti intervallati da paludi e da una miriade di ristagni d'acqua dolce e salmastra. Questo paesaggio è in netto contrasto con le imponenti scogliere  ricche di uccelli che verso sud-ovest si ergono dal mare.

www.seapop.no

Fin dai tempi antichi, le enormi colonie di uccelli marini sono state un'importante fonte di nutrimento per la gente di Røst. Le uova delle diverse specie di gabbiani, dal gabbiano comune ai cosiddetti gabbiani tridattilo, insieme a quelle dei grandi uccelli, come l'alca torda e l'uria lomvia, sono state per lungo tempo le uniche uova che potessero procurarsi.

https://en.wikipedia.org/wiki/Guillemot

Uova fresche per i pranzi natalizi

Un anziano del luogo racconta che era abitudine collocare le uova nella cantina di casa in estate per avere uova fresche per i pranzi natalizi. In primavera ed in estate, puffin (pulcinelle di mare) e cormorani venivano salati o inscatolati per arricchire la loro dieta a base di pesce. Anche le penne e le piume venivano incluse in questa preparazione. 

https://it.m.wikipedia.org/wiki/Uccelli_marini

Le quattro stagioni della presenza degli uccelli

Inverno

La presenza degli uccelli si suddivide nel corso dell'anno nelle quattro stagioni.
Gli inverni con clima mite attirano le specie che normalmente abbandonano l'entroterra, come storni, chiurli e pettegole.

Primavera

Le beccacce sono già presenti all'inizio della primavera e all'inizio di marzo. A Pasqua grandi stormi di urie, alche e puffins si sono radunati sul mare al di sotto delle scogliere. Le pulcinelle di mare nidificano su tutte le montagne mentre i gabbiani tridattilo si fermano tradizionalmente a Vedøya. Røst ospita generalmente uccelli costieri.

Estate

L'estate è caratterizzata dalla ricerca di cibo per nutrire e far crescere i piccoli. Ma la stagione è breve, e già da luglio molti di questi uccelli si spostano verso sud e ad agosto sulle scogliere comincia a tornare la tranquillità.

Autunno

L'autunno è il periodo migratorio per eccellenza e non è raro trovare fino a 20 specie diverse di volatili a Røst. Le oche selvatiche, le cesene, il tordo sassello sono spesso presenti, mentre le tempeste autunnali possono condurre la gazza marina minore, o piccola alca, ed altri uccelli marini verso la terraferma.

Fino al 2018 sono state individuate ca. 300 specie nel comune di Røst.

Fonte: Steve Baines e Tycho Anker-Nilssen: Birds at Røst, comune di Røst, 1991

https://it.m.wikipedia.org/wiki/Fratercula_arctica


Lo studio degli uccelli

L'Istituto norvegese per la ricerca naturalistica (NINA) ha avuto per diversi decenni una postazione di osservazione e ricerca a Røst, dalla quale è possibile seguire l'evoluzione delle popolazioni dei volatili costieri; le scoperte sono state spesso inquietanti – il numero di uccelli marini starebbe subendo un rapido declino.

La diminuzione del numero delle coppie riproduttive è stata dell'80% negli ultimi 40 anni, da 1,5 milioni di coppie a poco meno di 300.000. Il 98,5% degli uccelli sono pulcinelle di mare, secondo Tycho Anker-Nilssen.

https://framsenteret.no/2018/03/meet-the-puffin-man/

 

Illustrazioni:
L'osservatorio ornitologico eretto nel 2018 dall'ornitologo Steve Baines, che ha seguito gli uccelli di Røst per decenni. Fotografie: 1–3 Elisabeth Johansen, 4 e 7 Kjell Ove Storvik, 5–6  Le vecchie immagini mostrano gli uccelli raccolti come alimento supplettivo sulle montagne. Archivio: Il Museo Nordlands, 8 Jari Tarvainen/SVT, 9 NINA, 10 Figura:  Tycho Anker-Nilssen, NINA

Traduzione di Daniela Santori

Glea – una vitale comunità di pescatori

La casa si trova in prossimità degli scogli che lambiscono il mare. È come uno dei maggiori hotel di Venezia, dove la gondola è pronta a salpare in fondo alla scala che scende sin in acqua. La facciata della casa non è certamente eccezionale, ma i canali che si insinuano tra gli isolotti potrebbero facilmente competere con  le calle veneziane.

È così che Carl Dons riferisce del complesso edificato di Glea quando vi arrivò in un giorno del 1940. La breve citazione dice molto: che tutto lo spazio sull'isola era utilizzato dalle costruzioni edificate al limite della terra emersa, quasi leggermente accarezzate dalle onde del mare, e che questa comunità era raggiungibile solo attraverso l'utilizzo delle imbarcazioni. Qui ci sono molte isole piccole e grandi e bisogna servirsi delle barche per poterle raggiungere tutte.

Un ritratto autentico

Un altro ritratto autentico della piccola comunità di pescatori ci venne offerto da Håkan Mørne dopo che era stato in quei luoghi qualche anno prima:

La piccola barca a vapore che ci aveva condotto qui attraversò un arcipelago in un dedalo di isolette e barche e giunse sotto un'antenna radio presso il molo del commerciante Pedersen, sull'isola di Glea. L'insediamento ricopriva non  più di una decina di acri di terra, ma comprendeva un  negozio, la posta, il radiotelegrafo, una casa di cura, magazzini, le casette dei pescatori, locande e una grande quantità di case coloniche. Accanto alle case le rocce erano ricoperte di rastrelliere colme di merluzzi appesi, e intorno alle spiagge si susseguivano banchine di legno con attracchi vecchio stile, che assomigliavano a ruote di mulino montate tra alti pali. In effetti, tra costruzioni e altre testimonianze dell'attività umana c'era così tanto sull'isoletta che essa era quasi al limite della sua capienza.

Glea oggi

Oggi l'isoletta ha la stessa conformazione delle altre piccole isole, sono stati realizzati grandi riempimenti per collegare gli isolotti e realizzare strade pianeggianti per i mezzi  di trasporto nell'ottica di una produzione più moderna. Prima, infatti, pescatori e produttori erano costretti a trasferire di volta in volta i merluzzi – prima a bordo della barca, poi a terra, quindi sulla banchina per ripulirli dalle interiora, poi in un bidone per il risciacquo, quindi alla legatura a coppie prima di gettarli nelle ceste per essere finalmente trasportati alle rastrelliere ed essere appesi e lasciati essiccare all'aria aperta. Questa articolata lavorazione ha fatto in modo che si potesse ottenere uno stoccafisso perfetto, forse all'altezza della selezione di prima qualità nella classificazione detta Hollender o Bremer.

Modernizzazione

Al giorno d'oggi molto è automatizzato, ma una caratteristica è rimasta invariata: l'ottima  qualità del prodotto finale. Attualmente i Pedersen hanno ancora un ruolo di prim'ordine a Glea. Gran parte dei primi insediamenti descritti da Mørne sono stati preservati – si erge tuttora infatti la casa del telegrafo e la casa colonica come appariva un tempo, e dietro la collina vi è uno dei pozzi pubblici che fu costruito per quando il villaggio dei pescatori era in carenza d'acqua. Ma probabilmente le banchine appaiono oggi in modo diverso: la produzione ittica ha subito uno sviluppo controllato, sono state realizzate aree di produzione e spazi di ricevimento del pescato, ed ogni metro quadrato viene utilizzato razionalmente.

Molto è automatizzato

In un grande magazzino realizzato sulla vecchia banchina di attracco del traghetto ci sono le linee di lavorazione del merluzzo nei mesi invernali. Qui i pesci vengono legati a due a due, uniti per le code in modo che possano essere appesi ad essiccare. Quando arriva la primavera, il grande deposito si riempie del pesce ormai disidratato che verrà successivamente sottoposto a selezione.

Fate attenzione

Fate attenzione quando visitate la zona e rispettate i segnali di accesso vietato. Questi sono infatti opportunamente collocati sia per fornire a coloro che lavorano nell'azienda gli spazi di cui necessitano per la loro attività sia per garantire che i visitatori non siano esposti ai rischi creati dai muletti o dai camion che sfrecciano sull'area a ritmo intenso e continuo. Vi è anche la possibilità di prenotare delle visite guidate sia allo stabilimento produttivo che alla zona di selezione dello stoccafisso.


https://en.wikipedia.org/wiki/Boknafisk

 

Testo tratto dal libro: Elisabeth Johansen / John Roald Pettersen: LOFOTEN en kulturminneguide Orkana 2018

Bibliografia:
Dons, Carl: De tusen øers land. Johan Grundt Tanum, Oslo 1946
Mørne, Håkan: Værbitt sagaland. P.F. Steensballes boghandels eftg. (Bj. Reenskaug) 1939

Traduzione di Daniela Santori

Illustrazioni:
Glea, fotografie di: Nordlandsmuseet e Elisabeth Johansen

Olaf Johan Pedersen è il direttore generale della AS Glea e raccoglie abitualmente il "boknafisk" (pesce semiessiccato) dalle rastrelliere. Un buon pesce semiessiccato deve rimanere appeso cinque settimane, dice Pedersen, in quanto a Røst vengono appesi pesci di grosse dimensioni. In altri luoghi molti affermano che siano sufficienti due o tre settimane. Il merluzzo viene infatti diviso in due parti e richiede tempi di essiccazione molto più brevi.

Il merluzzo artico che diventa stoccafisso

Lo stoccafisso in norvegese si chiama "tørrfisk". Il termine deriva dall'antico norvegese þurrfiskr e sulle isole Fær Øer si usa ancora il termine turrur fiskur. Per lo stoccafisso si possono utilizzare diverse specie di pesce magro, ma quando noi parliamo di stoccafisso, intendiamo il merluzzo artico (in norvegese skrei). Sin dalla notte dei tempi, in inverno, nei mesi tra gennaio e aprile, enormi quantità di merluzzo artico norvegese, pronto a riprodursi, giungono alle isole Lofoten.

Alle Lofoten per deporre le uova

Il termine norvegese "skrei", che deriva dall'antico norvegese skreið, significa colui che avanza/migra. E il merluzzo artico norvegese può migrare a lungo: arriva dal Mare di Barents e lo si pesca in un'ampia area che giunge fino a sud della regione di Møre. Ma la pesca principale è quella che tradizionalmente si svolge nelle acque delle isole Lofoten.

Inizialmente il pesce costeggia le isole dalla parte esterna per poi entrare nel fiordo Vestfjorden, racchiuso tra le Lofoten e la terraferma norvegese. Alcuni esemplari migrano fino alle isole Lofoten per deporre le uova e sono l'origine della tradizionale pesca che si svolge qui. Ma sono molti i pesci che si fermano nei pressi di Røst. I luoghi e i periodi in cui il flusso lento e continuo dei pesci e la deposizione delle uova avvengono cambiano nel tempo e  determinano annate di pesca più o meno buone alle Lofoten.

La pesca al merluzzo artico in migrazione ha una tradizione millenaria così come la sua essiccazione. E con tali quantità di pesce c'è solo da augurarsi che il tempo e il clima siano quelli giusti per poter mietere il raccolto del mare. Ciò che meraviglia è che l'arrivo dei pesci avviene esattamente nel periodo ideale per l'essiccazione.

Ottime condizioni a Røst

Il merluzzo artico a Røst viene appeso alle rastrelliere subito dopo essere giunto a terra a gennaio e fino agli inizi di aprile. Le condizioni climatiche a Røst sono tra le migliori: inverni miti senza troppe gelate che potrebbero danneggiare il pesce, una primavera e un'estate fredda, il giusto tasso di umidità, vento abbondante e la giusta quantità di sole.  È questo che ci vuole per uno stoccafisso di ottima qualità. Se i pesci arrivassero in estate o in autunno, il caldo e l'umidità sarebbero eccessivi per l'essiccazione.

Lo stoccafisso è essiccato e pronto per essere consumato tra la metà di maggio e la fine di giugno.

https://it.wikipedia.org/wiki/Stoccafisso

Lo stoccafisso – un prodotto antichissimo

L'essiccazione è uno dei più antichi metodi di conservazione che conosciamo. La produzione di stoccafisso nasce grazie alla scoperta di cacciatori che si resero conto che il pesce appeso ad essiccare in condizioni favorevoli poteva essere conversato a lungo. Il pescato poteva variare molto e poter contare su scorte di viveri – stoccafisso incluso – che si mantenevano bene durante le lunghe spedizioni di pesca era indispensabile per la sopravvivenza. La salatura del pesce lungo la costa norvegese ha origini più recenti, anche se sappiamo che qui si produceva sale marino nel medioevo.

Pesca organizzata del merluzzo

La pesca organizzata del merluzzo artico alle isole Lofoten sembra, da quanto è noto, essere iniziata presto. La Saga di Egil racconta di Torolv Kveldulvsson della tenuta di Sandnes a Alsta intorno all'anno 875:

In primavera Torolv fece ritorno alla sua tenuta. Mandò poi degli uomini a pescare merluzzo artico a Vågar e altri a pescare aringhe...Torolv possedeva una grande imbarcazione adatta a lunghe traversate in mare... Caricò a bordo merluzzo artico, pelli e pellicce di ermellino e li mandò insieme a numerose pellicce araldiche e altri prodotti in pelle che aveva portato dalla montagna... Consentì a Torgis Gjallande di dirigersi con la nave ad ovest dell'Inghilterra per acquistare indumenti e altri prodotti di cui necessitava... Fecero dei buoni affari, caricarono la nave di grano e miele, vino e indumenti e fecero ritorno a casa in autunno.


Testo tratto dal libro: Elisabeth Johansen, Anne Cecilie Pedersen, Einar Stamnes (eds.): TØRRFISK – kystkultur, kokekunst, Querini, Orkana 2018.

Bibliografia:
Heggstad, Leiv. (1962) Egilssoga. Oslo: Det norske Samlaget
Nilsson, Magnus. (2015) The Nordic Cook Book. London: Phaidon Press Limited

Traduzione di Enrica Sollaino / Itra språktjenester på italiensk

Fotografie di Kjell Ove Storvik 1–5, Elisabeth Johansen 6–8

Film: https://vimeo.com/251133249

Tangspånga: un manufatto molto particolare

365 è il numero delle isole ricoperte da vegetazione erbosa che formano l'arcipelago di Røst. Se consideriamo anche tutte le isolette formate solo da scogli allora il numero sale a circa 1900. L'isola più settentrionale e più grande era in passato chiamata "Hjemlandet" (terra natale), lunga circa 2,5 km e larga quasi altrettanto.

Vi erano anche altre sette isole abitate

Oggi viene chiamata Røstlandet, ed ha la stessa conformazione delle altre piccole isole alle quali è collegata tramite strade e riempimenti a mare. In un rapporto del parroco Svendsen si legge che nel periodo in cui egli si trovava sull'isola, nel XIX secolo, vi erano anche altre sette isole abitate – Skomvær, Sandø, Glæa, Tyvsø, Kaarø, Lyngvær e Stensø. Le isole di Stavøen e Storfjelde invece, che si dice fossero state popolate in passato, erano, secondo Svendsen, disabitate.

https://en.wikipedia.org/wiki/Røstlandet

Dai sentieri ai camminamenti

Ma Svendsen sostiene come, sebbene Røst fosse pianeggiante, non fosse facile percorrere il suo territorio. In passato c'erano così pochi sentieri che bisognava "orientarsi riferendosi alla posizione delle case, dei pascoli delle greggi o addirittura utilizzando la bussola". Altri ostacoli, racconta, erano gli innumerevoli laghetti ed insenature create dal mare che contribuivano ad intralciare il cammino. Con grande soddisfazione di tutti  e come simbolo di progresso a Røst,  era stato "negli ultimi anni realizzato un'eccellente camminamento in pietra che conduceva da un'estremità all'altra dell'isola".

Manufatti in pietra

Abbandonando le strade asfaltate ci si ritrova immersi nelle testimonianze del tempo in cui la gente di Røst affrontava le difficoltà degli ostacoli naturali che limitavano sia i loro spostamenti che la realizzazione di percorsi di collegamento tra le isole. Laddove l'acqua si insinua fra le terre emerse sono stati costruiti diversi manufatti che gli abitanti di Røst chiamano "spenger" ("spong" al singolare) nel dialetto del posto. Si tratta di imponenti riempimenti e terrapieni in roccia e pietra realizzati a mano che collegano insieme queste terre.

Il vecchio sentiero per la chiesa

Un importante e caratteristico sentiero in pietra è Tangsponga, che si trova tra Brasen /Ystnes e Klakken. Questa era la vecchia strada per raggiungere Ystnes. Tangsponga è il più grande sentiero in pietra di Røst del quale è sconosciuto l'anno di costruzione, che si può far risalire indubbiamente a prima del 1900 secondo quanto riportato sulla mappa relativa alle testimonianze storiche del patrimonio culturale del Comune. Ci sono anche resti di vecchi tumuli e piccole banchine nell'area di Tangsponga. Si presume dunque che l'area nord-ovest di questo percorso sia stato uno degli accessi alla più antica chiesa che si conosca a Røst per coloro che vivevano a Storfjellet.


Testo tratto dal libro:
Elisabeth Johansen / John Roald Pettersen: LOFOTEN – en kulturminnebok, Orkana 2018

Bibliografia:
Stamnes, Einar: Kulturminneplan for Røst 2017–2022. Røst kommune 2016
Svendsen, Reinert: Historiske efterretninger om Værøy og Røst av Reinert Svendsen, fhv. sogneprest til Værøy. Aschehoug 1916. Ny utgave Sentraltrykkeriet 1981

Traduzione di Daniela Santori

Fotografia di: Elisabeth Johansen

Il molo del traghetto

 
In lontananza, in mezzo al mare, ad ovest di Bodø ed a sud-ovest del promontorio delle Lofoten, si trova l'arcipelago di Røst. Colpiscono alcune grandiose isole rocciose che si elevano dal mare e che ci ricordano il rapporto che il paesaggio ha con il resto delle Isole Lofoten. Ma l'isola detta Røstlandet, la terra di Røst, e le isole intorno sulle quali vivono gli abitanti sono piuttosto piatte, aperte ed esposte ad un vento inesorabile che qui regna sovrano.

La prima cosa che si nota quando si scende dal traghetto a Røst è l'importanza che qui ricopre il pesce: vecchi e nuovi impianti di approdo, magazzini di stoccafisso, casette di pescatori, le tipiche "rorbuer", e le rastrelliere in legno. Røst è l'isola dello stoccafisso per eccellenza. L'isola ha infatti una posizione ed un clima ideali per la produzione dello stoccafisso.

Salendo 50 scalini, dal molo del traghetto arriviamo ad un belvedere recintato. Nella posizione più alta del punto di osservazione troviamo una sorta di rosa dei venti sulla quale sono state indicate le distanze dai luoghi più importanti per la comunità di Røst. La distanza dalle Lofoten è di 48 km verso nord-est, ad 859 km verso sud vi è Bergen ed a 2.432 km, sempre verso sud, si trova Sandrigo, il comune gemellato con Røst in Italia. In questa città veneta l'amicizia tra le due collettività è sottolineata dalla presenza di una Piazzetta dedicata proprio a Røst.

Orari dei traghetti Torghatten Nord: http://ruteinfo.thn.no/bm/default.aspx?rnr=82


Testo tratto dal libro Elisabeth Johansen og John Roald Pettersen:
LOFOTEN en kulturminneguide, Orkana 2018.

Traduzione di Daniela Santori
Fotografie di Kjell Ove Storvik e Elisabeth Johansen

Brygga

Brygga è una vecchia stazione commerciale situata a Meland e qui, in passato, attraccavano le navi e si trovava il piccolo ufficio postale. La stazione commerciale venne istituita nella seconda metà del 1800 da Jacob Kristiansen e ancora oggi rimangono l'abitazione, il fienile, la dispensa e i muri in pietra della rimessa barche. Di Brygga fa parte anche l'abitazione Alidastua, situata a poca distanza. Il complesso è di proprietà del comune di Røst ed è la cosa più simile ad un museo che troviamo sull'isola. È occasionalmente aperto al pubblico.

 

Traduzione di: Enrica Sollaino / Itra språktjenester på italiensk

Fotografie di Nordlandsmuseet e Einar Stamnes / wikimedia commons

L'ammollo del pesce

Prima che lo stoccafisso possa essere utilizzato, deve essere ammollato. Quando si asciuga, infatti, esso perde circa il 75% dell'acqua e deve essere dunque reidratato prima della preparazione.

Il pesce viene posto in acqua fredda, che viene sostituita ogni giorno. Una volta ammollato, lo stoccafisso viene trattato come il pesce fresco. È importante che il pesce sia immerso in acqua molto fredda, a circa cinque gradi o meno.

Lo stoccafisso intero e pulito, senza testa né interiora

Il pesce prodotto a Røst è chiamato "rundfisk", espressione locale che designa lo stoccafisso intero e pulito, senza testa né interiora. C'è un'altra variante che viene prodotta in misura minore, nota come "rotskjært". Tale termine individua lo stoccafisso già aperto e privato della lisca dorsale. Quando il pesce è stato mondato e le teste tagliate, infatti, i pesci vengono incisi lungo la spina dorsale, che viene poi rimossa. Il pesce è quindi costituito da due filetti che vengono poi appesi per la pinna caudale .

Merluzzo intero ed in filetti

Il merluzzo intero (rundfisk),  rimane in ammollo da sette a dieci giorni, a seconda delle sue dimensioni, mentre quello diviso in filetti (rotskjært) necessita della metà del tempo.

Togliere la pelle e rimuovere tutte le lische prima della preparazione. La pelle può essere facilmente rimossa dopo che il pesce è rimasto due o tre giorni in acqua.

Praticate un'incisione vicino alla coda fino alla pelle in modo che la presa risulti agevole, quindi  tagliate parallelamente la pelle stessa con un coltello ben affilato.


Testo tratto dal libro: Elisabeth Johansen, Anne Cecilie Pedersen, Einar Stamnes (eds.): TØRRFISK – kystkultur, kokekunst, Querini, Orkana 2018.

Traduzione di Daniela Santori

Illustrazione:
Dalla sagra del pesce essiccato ad Acerra, appena ad est di Napoli, con filetti di stoccafisso ammollati pronti per l'uso. Fotografia di Arne Johansen

Filettraggio di stoccfisso ammolato. Fotografie di Kjell Ove Storvik

In Italia, il pesce viene ammollato di grandi quantità ed ogni utilizzatore ha un proprio metodo per farlo. Vasca d'ammollo dello stoccafisso a Genova. Ammollo del pesce a Napoli. Fotografie di Gian Paolo Orland

La selezione dello stoccafisso: da Bergen alla Norvegia del Nord

L'Italia è da lungo il principale mercato per lo stoccafisso proveniente da Røst. Ma il contatto diretto tra Røst e l'Italia è un fenomeno relativamente recente. Per lungo tempo l'esportazione è passata da Bergen.

Esporta da Lofoten

Nel corso del 1800 sono nate diverse ditte nella Norvegia del Nord che sono andate acquisendo sempre maggior importanza. J.M Johansen di Stamsund, Berg og Sønner di Svolvær, H. Sverdrup di Reine e J.M. Langaas di Sund sono tra le aziende più note. L'esportazione che passava per Bergen è durata per un periodo sorprendentemente lungo, principalmente per motivi legati alla competenza richiesta per la selezione dello stoccafisso che, allora, si concentrava a Bergen. Selezionare il pesce significa determinarne la qualità in base alle dimensioni e ad altri criteri specifici. È importante conoscere sia le diverse qualità che le preferenze dei vari mercati. A Bergen esisteva una lunga tradizione di selezione dello stoccafisso, eseguita da selezionatori di mestiere.

Bergen

Il prete e storico Olaus Magnus scriveva nel 1555 nella sua cronaca sulle popolazioni nordiche:

Questo pesce di Bergen non è tuttavia di un unico tipo, ma ha valore diverso a seconda della grandezza e della qualità.

30 diverse qualità di stoccafisso

A Bergen si definirono col tempo 30 diverse qualità di stoccafisso. Oggi a Røst sono 20 le categorie usate per la selezione.

Così come per altri prodotti alimentari di pregio, anche la qualità dello stoccafisso è soggetta a variazioni determinate da molteplici fattori a seconda della stagione. Le condizioni atmosferiche durante l'essiccazione rivestono un ruolo fondamentale, ma anche l'alimentazione del merluzzo artico prima che venga pescato, il metodo con cui viene pescato e la fase di produzione che precede quella in cui i pesci vengono appesi ad essiccare hanno la loro influenza.

Pioggia e gelo

Il pesce viene appeso con il dorso rivolto in direzione dei venti più umidi in modo che si asciughi per bene. Lo stoccafisso inoltre è molto sensibile alle gelate, in particolare nella fase iniziale dell'essiccazione. E tutto questo determina ogni anno una certa trepidazione sul risultato dell'annata.

Selezionatori di stoccafisso di Bergen

Il proprietario della stazione di pesca di Sund, alle Lofoten, Johan Langaas, riuscì agli inizi del 1900 a spezzare il monopolio dell'esportazione da parte di Bergen. Si procurò un selezionatore di Bergen che iniziò ad insegnare il mestiere ad altri. Questo modesto insegnamento dell'arte rappresentò l'inizio della selezione dello stoccafisso alle Lofoten, presupposto fondamentale per la successiva esportazione diretta dalle Lofoten.


Nel 1937 la legge sul Baccalà, che regolamentava l'esportazione del baccalà, venne estesa ad includere anche lo stoccafisso. Nello stesso anno fu fondata l'Associazione Nazionale Norvegese degli Esportatori di Stoccafisso e la licenza all'esportazione fu vincolata alla iscrizione all'associazione. A lungo furono le ditte di Bergen a dominare e solo nel 1985 furono costrette a lasciare le posizioni a loro riservate all'interno del consiglio di amministrazione.

E solo alla metà degli anni '60 del Novecento una ditta di Røst, la AS Glea, entrò a far parte dell'associazione ottenendo così anche il diritto di esportazione.


Testo tratto dal libro: Elisabeth Johansen, Anne Cecilie Pedersen, Einar Stamnes (eds.): TØRRFISK – kystkultur, kokekunst, Querini, Orkana 2018.

Bibliografia:
Berge, Geir. (1996) Tørrfisk. Thi handlet du red’lig og tørket din fisk. Stamsund: Orkana Forlag
Gjertsen, Georg. (1949) Våre fisketilvirkere i Lofoten og Vesterålen. Stokmarknes: Stokmarknes Aktietrykkeri.
Magnus, Olaus. (ny utgave 2010) Historien om de nordiska folken. Hedemora: Michalisgillet og Gidlunds förlag.
Tande, Thorvald sr. og Thorvald Tande jr. (1986) Norsk tørrfisknærings historie. Norges tørrfiskeksportørers forening
Traduzione di Enrica Sollaino / Itra språktjenester på italiensk

Illustrazioni:
Da Bryggen a Bergen, fotografia di Andreas B. Wilse / Wikipedia CC BY 2.0.
Trasporto di stoccofisso, dal libro di
Olaus Magnus
Caricamento di stoccofisso, fotografia di Nordlandsmuseet
Selezione dello stoccafisso, oggi a Røst sono 20 le categorie usate per la selezione,
Ansgar Pedersen e Line Evjen, fotografie di Kjell Ove Storvik

Sbarcare, pulire, legare

  1. Che il merluzzo venga appeso sulle rastrelliere a Røst ogni inverno è una certezza come dire che il sole qui non tramonta in estate. I pescatori che assicurano guadagni e lavoro alla gente di Røst sono partiti da molte parti della Norvegia per approdare qui e mescolarsi ai pescatori locali che conducono tutto l'anno le loro attività dall'isola sul mare. Barche da pesca di piccole e grandi dimensioni consegnano il pescato fianco a fianco, e lo spazio in banchina può essere molto limitato quando sono attraccate da 300 fino al massimo 400 imbarcazioni in piena attività. Qui la barca da pesca "Eros" proveniente da Landegode consegna giornalmente il pesce a Glea.
  2. Il merluzzo viene trasbordato a terra dalle barche in containers. Quando arriva a terra è già stato dissanguato, operazione che avviene immediatamente dopo essere stato issato a bordo. Questo procedimento è essenziale per ottenere un prodotto di ottima qualità.
  3. Il conducente del muletto si assicura che il merluzzo venga completamente rovesciato in una tramoggia di carico.
  4. Dalla tramoggia il pesce passa su un nastro trasportatore fino alla linea di eviscerazione, nella zona di ricezione.
  5. All'interno dell'area di ricezione si trova una linea di produzione semi-automatica di eviscerazione del pesce. Sul nastro trasportatore il pesce viene aperto sull'addome dalla testa fin sopra la coda. Le interiora, l'intestino del pesce, vengono insilate per divenire alimento per animali o mangime per i pesci, mentre le uova ed il fegato vengono divisi e conservati per il successivo utilizzo alimentare.


    Film di di eviscerazione del pesce https://vimeo.com/251138861

  6. Una volta eviscerato, il pesce passa alla pesatura automatica e ad un breve stoccaggio.
  7. Il merluzzo fresco e pulito viene deposto in grandi casse di plastica, pronto per il passo successivo. Parte del pesce troppo grande per essere essiccato va alla produzione del pesce salato. Il pesce salato viene quindi essiccato come baccalà. Alcuni dei merluzzi freschi vengono surgelati ed inviati direttamente al mercato del pesce fresco, a livello nazionale o internazionale, mentre la maggior parte passerà alla legatura per essere successivamente appesa alle rastrelliere per l'essiccazione.
  8. Per completare tale l'operazione i merluzzi della stessa dimensione vengono infatti legati a coppie per le code con un cappio particolare.
  9. Si stanno anche testando soluzioni per l'automatizzazione della legatura che attualmente viene eseguita a mano.
  10. Il taglio delle lingue dei merluzzi, invece, è una tradizionale attività ed una buona occasione di guadagno per i bambini ed i giovani che vivono nei villaggi dei pescatori delle Lofoten. Ecco Thora Ekrem che si garantisce la sua paghetta.

 https://it.wikipedia.org/wiki/Gadus_morhua


Testo tratto dal libro: Elisabeth Johansen, Anne Cecilie Pedersen, Einar Stamnes (eds.): TØRRFISK – kystkultur, kokekunst, Querini, Orkana 2018.

Traduzione di Daniela Santori

Fotografie a film di Kjell Ove Storvik

Banchina d'attracco di Nesset

Questa banchina è uno dei tre approdi pubblici che il comune di Røst possiede e gestisce. Questa banchina non ha accesso all'acqua e all'elettricità.

Per il 2019 si applicano i seguenti prezzi:
Diritti portuali: imbarcazioni da diporto oltre 15 m: kr 50 per scalo
Posto barca: sotto i 15 m kr. 100 al giorno, oltre i 15 m, 120 kr

Per verificare disponibilità, accordi per l'utilizzo e pagamenti, contattare gli uffici del comune:

Comune di Røst
Tel. 0047 76 05 05 00
postkasse@rost.kommune.no


Fotografie di: Elisabeth Johansen
Traduzione di Daniela Santori

Tracce dei Sami a Vedøya

Nelle Lofoten si possono trovare numerose tracce di antiche popolazioni – ed anche  nell'arcipelago di Røst vi sono diverse testimonianze di precedenti insediamenti su isole ora disabitate. L'archeologo Leif Erik Narmo ha ricercato segnali della presenza dei Sami nelle Lofoten.

Hyttebukta

Egli ritiene che fra le isole che compongono Røst, Hyttebukta, chiamata anche Grindteigen, a Vedøya sia un luogo con evidenti indizi che ci riconducono al popolo Sami. Egli lo menziona come "esempio degli antichi insediamenti dei terreni di caccia dei Sami". Qui sono stati rinvenuti i resti di 26 abitazioni in aree edificate sulla linea costiera ad altezze che variano tra i sei e gli undici metri circa sopra il livello del mare.

Altre testimonianze di tale patrimonio culturale

Nella baia ci sono anche altre testimonianze di tale patrimonio culturale, quali recinzioni in pietra per radunare gli animali e capanni per la cattura degli uccelli. Lungo l'attuale spiaggia di Vedøya sono stati ritrovati almeno 14 attracchi per le barche ed una banchina in pietra.

Vedøya si raggiunge tramite un breve tragitto in barca da Røstlandet.

https://it.wikipedia.org/wiki/Sami

 

Testo tratto dal libro: Elisabeth Johansen / John Roald Pettersen
LOFOTEN – en kulturminneguide. Orkana 2018

Bibliografia:
Narmo, Lars Erik: Germansk fangstmark og samisk bosetning. Bårjås 2006

Traduzione di Daniela Santori

Fotografia di Elisabeth Johansen

Prosperità e l'esportazione 1700–1900

I produttori di stoccafisso del nord instaurarono col tempo stretti legami con gli abitanti e i commercianti di Bergen che gradualmente subentrarono alla posizione dominante della Lega dell'Ansa. Le città anseatiche e i Paesi Bassi erano a lungo stati i principali mercati dello stoccafisso proveniente dal nord e destinato all'Europa occidentale, così come per i prodotti provenienti da sud. Nel corso del XVII secolo Amsterdam diventò il principale centro marittimo e metropoli dello stoccafisso d'Europa. Il fatto che lo stoccafisso in Italia spesso venisse chiamato lo stoccafisso di Brema e olandese ha origine dai mercati da cui gli italiani lo importavano.

Un boom delle attività

Nel decennio del 1740 iniziò un boom delle attività legate alla pesca. L'esportazione dello stoccafisso triplicò negli anni fino alla fine del secolo. I prezzi contenuti dei Paesi Bassi portarono all'avvio dell'esportazione verso l'Italia. Nel 1795 il 27 per cento dell'esportazione totale era diretta verso l'Italia e il 12 per cento verso la Francia. Intorno al 1800 all'incirca la metà dell'esportazione era destinata ai paesi del Mediterraneo e solo un quarto ai Paesi Bassi.

I mercanti di Bergen persero il monopolio

Intorno al 1800 il "jektefart" diretto a Bergen rivestiva ancora un ruolo centrale, ma nel corso del XIX secolo i commercianti di Bergen persero il monopolio sul commercio del pesce proveniente dalla regione del Nordland che in pratica avevano detenuto in passato. Trondheim divenne nuovamente un importante porto per lo stoccafisso.

Subentrò un nuovo sistema di commercio: una classe emergente costituita da proprietari di villaggi di pesca locali che affittavano alloggi e rastrelliere per l'essiccazione del pesce a pescatori provenienti da altre zone e da commercianti locali che disponevano di stazioni commerciali in punti strategici lungo la costa.

Di grandi imbarcazioni specializzate

Il "jektefart" per lungo tempo si servì di grandi imbarcazioni specializzate dotate di vele quadre. La pesca del merluzzo artico nelle Lofoten avveniva a bordo di tradizionali imbarcazioni aperte di origine antica. Ma nel corso del XX secolo sia le "jekt" che le imbarcazioni tipiche del Nordland vennero gradualmente sostituite, le prime con cutter e iolle e le seconde con semali.

30.000 pescatori venivano ogni anno

La pesca alle isole Lofoten ha rappresentato da sempre la grande pesca del nord. Fino al 1910, fatto salvo per qualche eccezione, giungevano alle Lofoten oltre 20.000 pescatori. Negli anni del boom, tra il 1880 e il 1900, il numero si aggirava intorno ai 30.000. Anche i periodi di crisi negli altri settori dell'economia contribuirono ad un aumento del numero di pescatori che partecipavano alla pesca delle Lofoten. Tra il 1930 e il 1940 e agli inizi degli anni 50, la pesca registrava intorno alle 20.000 presenze, ma a partire dal 1954 il numero è calato drasticamente e da allora ha continuato a diminuire.

Le migrazioni del merluzzo artico

Le migrazioni del merluzzo artico non sono semplici da prevedere e le aree dove si concentra il maggior numero di pesci sono sempre state soggette a grandi variazioni. Quando il pesce si concentrava nelle zone più interne delle isole Lofoten, allora  la pesca era spesso scarsa a Røst. Mentre al contrario, quando il pesce si concentrava principalmente nelle acque intorno a Røst, era qui che la pesca principale si svolgeva, a discapito delle acque più interne delle Lofoten.

Amund Helland scrive di Røst nella sua opera Norges Land og Folk  [La terra e il popolo norvegese] intorno al 1908:

Importanti e prima ricchi villaggi di pesca, come per esempio Henningsvær, sono in calo e gli alloggi dei pescatori vengono demoliti e trasferiti quando il merluzzo artico, anno dopo anno, arriva in quantità così modeste nei punti di pesca del villaggio, e il pescatore preferisce Røst.

Ricordi degli inizi del 1900

A Røst si trovano ancora i moli risalenti al periodo di intensa attività di pesca degli inizi del 1900 circa, quando iniziò il boom della pesca per l'isola. I classici edifici sul mare di Kårøya ne sono un buon esempio.

Røst rappresenta uno dei bastioni dei pescatori costieri della Norvegia. Durante la stagione di pesca ancora oggi le imbarcazioni abbondano nel porto. Ma nell'epoca di maggior splendore vi era davvero tanta gente nella piccola isola di Røst. Nel 1904 vi si contarono addirittura 2100 pescatori durante la pesca del merluzzo artico.


Testo tratto dal libro: Elisabeth Johansen, Anne Cecilie Pedersen, Einar Stamnes Tørrfisk – kystkultur, kokekunst, Querini Orkana 2018

Bibliografia:
Helland, Amund. (1908) Norges land og folk : topografisk-statistisk beskrevet : topografisk-statistisk beskrivelse over. 18 D. 4 : Nordlands amt Salten og Lofoten og Vesteraalen Fogderi. Kristiania: Aschehoug
Tande, Thorvald sr. og Thorvald Tande jr. (1986) Norsk tørrfisknærings historie. Norges tørrfiskeksportørers forening
Traduzione di Enrica Sollaino / Itra språktjenester på italiensk

Illustrazioni:
"Jekt" (piccola imbarcazione a vela monoalbero) con carico di stoccafisso, fotografia di: Th. Iversen, Norsk folkemuseum / Public Domain
Dipinto di Fredrik Sørvig, 1866, "jekter", Porto di Bergen,
http://prosjektbryggen.no/bryggenleksikon/jekt/
Røst intorno al 1900, fotografie di: Nordlandsmuseet

Una marea di robusti abitanti di Salten 1500–1700

Per il commercio dello stoccafisso si passò gradualmente all'impiego di imbarcazioni da trasporto specializzate, chiamate "jekt", piccole e larghe barche a vela, in genere a un albero. Ne furono costruite parecchie nelle località sui fiordi della Norvegia del Nord là dove vi era buona disponibilità di legname. Esiste un'interessante cronaca su Røst dal titolo Lofoten og Vesterålens beskrivelse [La descrizione delle isole Lofoten e Vesterålen] scritta da Erik Hansen Schønnebøl  nel 1591. L'autore narra che allora erano tempi difficili a Røst e Værøy, dato che la pesca più ricca avveniva in aree più interne delle Lofoten, ma che in precedenza vi era stata una pesca abbondante e che ancora si trovavano resti di grandi costruzioni risalenti ad un precedente periodo di prosperità:

Un tempo determinavano

Qui il mare e il tempo un tempo determinavano un' importante e inusuale attività  e scambi commerciali, più che in qualsiasi altra parte di tutto il Nordland, perchè tutto il pesce che adesso viene pescato sia al largo di Voge e Skrogen che in altri punti lungo le Lofoten, prima si trovava a Röst og Verröe dove c'era anche la migliore pesca e un commercio eccezionale. E qui vivevano anche uomini molto ricchi, cosa che si può ancora vedere nelle magnifiche costruzioni e abitazioni con camini in pietra e altri dettagli che ora sono distrutti.

Sulla veridicità di questa affermazione è difficile esprimersi, ma l'informazione che se ne ricava è che la pesca alle Lofoten variava in base alle località dove si trovava la maggior parte del merluzzo artico. Schønnebøl narra inoltre, riferendosi a Røst, che vi sono delle barche jekt con le quali vengono trasportate merci:

Tutto quel legname che bruciavano lo compravano nel Salten e lo portavano a casa sulle "jegter".

Petter Dass

Petter Dass (1647–1707), pastore, commerciante di stoccafisso e poeta, rappresenta una buona fonte di informazioni sulla pesca alle Lofoten, il "jektefart" e il commercio dello stoccafisso nel suo poema Nordlands Trompet. L'attività di pesca poteva variare molto per entità e guadagno. Nella seconda metà del XVII secolo e agli inizi del XVIII l'attività fu colpita da una crisi. Nel periodo in cui Petter Dass compose Nordlands Trompet, alla fine del 1600, erano anni bui per la pesca a Skrova e Vågan, riferisce il poeta. Lui ricorda i tempi fortunati:

Mi tornano alla mente alcuni anni passati,
Che Vaagen og Skroven ogni inverno e primavera
Erano posti molto rinomati...
Là dove tutto il resto della Norvegia del Nord faticava  ...

Poi descrive che adesso sulle isole di Værøy e Røst arrivano a bordo delle barche a remi numerosi pescatori dalle regioni di Helgeland e Salten:

In questi due luoghi comuni giunge
una marea di robusti abitanti del Salten
e anche contadini dell'Helgeland

https://en.wikipedia.org/wiki/Petter_Dass


Testo tratto dal libro: Elisabeth Johansen, Anne Cecilie Pedersen, Einar Stamnes (eds.):
TØRRFISK – kystkultur, kokekunst, Querini, Orkana 2018.

Bibliografia:
Bagge, Sverre og Knut Mykland (1996) Norge i dansketiden. Oslo: Cappelen forlag
Dass, Petter (2006) Opptrykk ved Didrik Arup Seip: Nordlands Trompet. Oslo; Aschehoug Forlag
Lindbekk, Kari (red.) (1978). Lofoten og Vesterålens historie 1500–1700. Stavanger: Dreyer a/s

Traduzione di Enrica Sollaino / Itra språktjenester på italiensk

Illustrazioni:
Karl Erik Harr, dal libro Mit navn er Petter Dass – som boer ved verdens ende, Orkana 2007. Riprodotto con il permesso dell'artista.

Rovine della chiesa in pietra

Le rovine della chiesa che sovrastano il terreno risalgono al 1800 – ma questa non è una chiesa medievale come molti potrebbero essere portati a credere. Questa chiesa in pietra è stata eretta dopo che un uragano che infuriava sulle isole di Røst aveva distrutto la chiesa preesistente in un giorno del gennaio 1835.

Nueva chiesa

La chiesa fu costruita nel 1839 da esperti scalpellini di Overhalla, per una lunghezza di 18 cubiti (circa mezzo metro) ed una larghezza di 14 cubiti, "...ben definita ed abbastanza spaziosa per essere una piccola congregazione", disse il sacerdote che la aveva fatta costruire, il parroco di Værøy e Rost, Christian August Grønvold. Egli ne descrive il processo costruttivo e l'inaugurazione nelle sue memorie, un'interessante descrizione contemporanea di come un uomo erudito potesse percepire Værøy e Røst nella prima metà del diciannovesimo secolo.

"All'inizio del mio ufficio ecclesiastico c'erano circa 170 anime a Værøy e circa 70 a Røst", scrisse. La chiesa fu consacrata il 21 luglio 1839.

Devastazioni da uragano

La pala d'altare, il calice e gli abiti talari sono stati conservati dopo l'uragano e si trovano ora nella nuova chiesa che fu eretta in un posto completamente diverso nel 1899, quando l'edificio sacro in pietra divenne troppo piccolo per ospitare la crescente comunità.


Testo tratto dal libro: Elisabeth Johansen e John Roald Pettersen;
LOFOTEN en kulturminnebok. Orkana 2018

Bibliografia:
Grønvold, Christian August: Mit Liv i Aarene efter 1814. Meddelt ved Didrik Grønvold. Cammermeyers boghandel 1943

Traduzione di Daniela Santori

La chiesa fu demolita quando vi fu la necessità di edificarne una nuova, e ne fu lasciata in piedi la sola struttura in pietra.

Fotografie di Riksantikvaren e Elisabeth Johansen

Lo stoccafisso come merce di commercio 1000–1500

La pesca del merluzzo artico alle isole Lofoten ha origini antiche. Disponendo di così grandi risorse facilmente accessibili, si impara presto a sfruttarle, e l'essiccazione del pesce è il modo migliore e più efficace per conservare grandi quantitativi di questa risorsa alimentare. L'anno 1000 si fa coincidere con l'inizio del periodo in cui lo stoccafisso si afferma come prodotto di commercio internazionale. In precedenza il pesce essiccato era visto prevalentemente come vivere di scorta o merce di scambio tra capi vichinghi. Dagli inizi dell'XI secolo si trovano inoltre notizie interessanti sulla pesca alle isole Lofoten e sul trasporto dello stoccafisso.

Da Grettir saga

La Saga di Grettir racconta dell'islandese Grettir Åsmundarsson che aveva trascorso alcuni inverni presso il vassallo Torfinn sull'isola di Haramsøy nella regione del Møre e presso il commerciante Torkjel nella regione del Salten. Entrambi possedevano imbarcazioni con le quali commerciavano stoccafisso a Vágar nelle isole Lofoten. Torkjel di Steigen possedeva inoltre una nave con la quale trasportava merci verso l'Inghilterra. È stato probabilmente nel corso del XII-XIII secolo che Vágar, l'attuale località di Storvågan, nei pressi di Kabelvåg, è diventata un centro di commercio più organizzato, il primo vero comune della Norvegia del Nord.

Il principale mercato

L'Inghilterra era da tempo il principale mercato dello stoccafisso norvegese. Sebbene alcuni commerciassero direttamente con l'Inghilterra, gran parte del commercio passava per le città di Trondheim e Bergen. Col tempo tuttavia per il commercio verso l'Inghilterra venivano impiegate prevalentemente navi inglesi e tedesche, e solo in minoranza norvegesi. La presenza degli anseatici tedeschi in Norvegia andò crescendo nelle città di Tønsberg, Oslo e Bergen, ma non senza ostilità.

https://it.wikipedia.org/wiki/Lega_anseatica

Nel 1294 venne raggiunto un accordo tra la monarchia norvegese e i commercianti tedeschi che si rivelò piuttosto vantaggioso per le città anseatiche che ottennero il diritto a commerciare liberamente nelle città norvegesi. Intorno al 1300 gli anseatici erano diventati i principali esportatori di prodotti che dalla Norvegia erano diretti verso l'Inghilterra e la Germania, ma anche verso l'Europa occidentale. Bergen era in quel periodo diventato il più importante porto di esportazione dello stoccafisso. Intorno al 1360 venne istituita la sede tedesca a Bergen.

Commercio verso l'Inghilterra

Le fonti più antiche che riferiscono dell'importanza assunta dal commercio verso l'Inghilterra si ritrovano nei registri doganali delle città di Ravense, King's Hull e Boston nell'Inghilterra orientale e risalgono agli inizi del XIV secolo.  Si evince che il principale prodotto di esportazione dalla Norvegia all'Inghilterra era lo stoccafisso che rappresentava l'82 % del valore delle esportazioni, con un totale di 2000 tonnellate di stoccafisso esportate all'anno su un totale di circa 3000.

Lo stoccafisso e spezie esotiche

Lo stoccafisso si diffuse presto in Inghilterra, nelle Fiandre e nei territori tedeschi. Le ricette che sono state trascritte, e di cui pertanto ci è giunta notizia, sono spesso considerate per i più benestanti e contengono ingredienti costosi come spezie esotiche.

La richiesta di stoccafisso era destinata a crescere in tutta Europa come conseguenza delle regole del digiuno e della crescita della popolazione nelle città. Durante la Quaresima fino a Pasqua e tutti i venerdì dell'anno era proibito mangiare carne, mentre il pesce era consentito.

Baccalà alla cappuccina (Questo testo e la ricetta sono tratti da: Le vie del merluzzo – da Røst a I Parchi Letterari andata e ritorno – Parchi Letterari Petrarca e dei Colli Euganei

www.parchiletterari.com www.ladante.it)

Molte ricette della cucina tradizionale italiana si rifanno ad antichi piatti cucinati nei conventi. È il caso ad esempio di alcuni piatti “di magro” pensati apposta per i periodi di astinenza dalla carne, ma ugualmente sostanziosi e saporiti, grazie all’ingegno dei monaci. La ricetta del baccalà alla cappuccina, diffuso in Friuli Venezia Giulia e parte del Veneto, è proprio l’esempio lampante di questo ingegno: la presenza di sapori “dolci” come l’uva passa e la cannella, richiama chiaramente il periodo medievale e rinascimentale, quando non vi era una netta distinzione tra piatti dolci e salati. Lo stoccafisso era scelto per le sue proprietà nutritive, assimilabili a quelle della carne, e per la facilità di conservazione.

Nei conventi padovani

Il baccalà alla cappuccina, quello con l'acciuga, l'uvetta e i pinoli, era una ricetta in uso nei conventi padovani. Per anni era finito nell'oblio, fino a quando l'architetto Giulio Muratori e un gruppo di amici gourmet hanno deciso di riportarlo in vita nel 2011, fondando anche una confraternita per valorizzarlo. Il «patto di sangue» era stato firmato all'antica trattoria Ballotta di Torreglia e li si è svolta la cerimonia di «battesimo» della Patavina Confraternita del Baccalà".

500 g di stoccafisso ammollato
1 cipolla
½ bicchiere d’olio extravergine d’oliva
8 filetti di acciuga
50g di uva passa
50 g di pinoli
Farina
Sale e pepe
Cannella
3 cucchiaini di zucchero
Pangrattato

Monta il baccalà ben ammollato e tagliato a pezzi che passerai alla farina salata. Fai stufare a fuoco lento una grossa cipolla tritata con mezzo bicchiere d’olio d’oliva e i filetti di acciuga.

Fai poi rosolare da ogni parte nel soffritto biondo il baccalà taglialo a pezzi passato nella farina salata. Aggiungi i pinoli, un pizzico di pepe e uno di cannella.

Lascia sobbollire fino a che il liquido sia stato quasi assorbito sistemando di sale e di pepe. A ¾ di cottura l’uva passa. Poi cospargi del pangrattato fine e tre cucchiaini di zucchero, che irrorerai col fondo di cottura e passerai in forno per una gratinatura finale.

Servire in tavola ben caldo.


Testo tratto dal libro: Elisabeth Johansen, Anne Cecilie Pedersen, Einar Stamnes (eds.): TØRRFISK – kystkultur, kokekunst, Querini, Orkana 2018.

Bibliografia:
Holm-Olsen, Ludvig (Oversetter). (1994) Grettes Saga. I Norrøn Saga. Bind 5. Oslo: Aschehoug
Nielssen, Alf Ragnar. (red.) (2014) “Fangstmenn, fiskerbønder og værfolk” i Norges fiskeri og kysthistorie. Bind 1. Bergen: Fagbokforlaget
Sawyer, Birgit og Peter. (1993) Medieval Scandinavia. Minneapolis: University of Minnesota Press
Traduzione di Enrica Sollaino / Itra språktjenester på italiensk

Illustrazioni:
Pagine tratte dal trattato di cucina di Bartolomeo Scappi
https://it.wikipedia.org/wiki/Bartolomeo_Scappi Piatto di baccalà, fotografia di Kjell Ove Storvik
Pieter Bruegel  / Pieter van der Heyden: The Elder’s Thin Kitchen (1596). Uomo che batte lo stoccafisso
https://www.metmuseum.org/art/collection/search/392426
Pagine tratte da Max Rumpolt: Ein new Kochbook
https://fr.wikipedia.org/wiki/Ein_new_Kochbuch

Røst Havfiskecamping

Røst Havfiskecamping a Færøya è un'azienda a conduzione familiare che vanta una lunga tradizione ed una vasta esperienza nel turismo legato alla pesca.

Una varietà di opzioni di alloggio

Vi diamo il benvenuto nella nostra struttura che può offrire una varietà di opzioni di alloggio sia che si viaggi con un gruppo che come solitari avventurieri. È possibile risiedere da noi per un breve periodo se lo desiderate, ma possiamo anche offrire affitti a lungo termine.

Abbiamo camere con letti a castello che dispongono di cucine comuni, casette, parcheggio per camper o roulotte e posti tenda in abbondanza.

Noleggio di barche

Se venite qui per pescare, noleggiamo piccole imbarcazioni di varie dimensioni, così potrete insieme ai vostri amici imbarcarvi per il vasto mare e tentare la fortuna. Nel nostro piccolo negozio di attrezzature da pesca è inoltre possibile acquistare esche, piombini e tutto ciò di cui potreste aver bisogno per assicurarvi una pesca proficua.

Una buona pesca 

Un esperto pescatore vi aiuterà a decifrare le mappe nautiche ed a darvi astuti suggerimenti sui luoghi dove più probabili possano essere le possibilità di effettuare una buona pesca. Se non vi sentite sicuri di navigare in acque poco profonde, un pescatore mette a disposizione la sua barca da pesca che è possibile noleggiare con skipper. 

La stagione da noi va da marzo a settembre.

 

+47 992 58 348
info@rosthavfiske.com 

www.facebook.com/HavfiskeCamping


Traduzione di Daniela Santori

Il Comune di Røst

All'estremo sud delle Isole Lofoten – a dieci miglia dalla terraferma – si trova l'isola di Røst. Circa 520 persone vivono qui, fianco a fianco ad una delle colonie di uccelli marini più grande d'Europa ed alla riserva ittica più ricca del mondo.

Røstlandet

L'isola principale, Røstlandet, rappresenta quasi la metà della superficie territoriale dell'arcipelago di Røst, ma è tuttavia a non più di 11 metri sul livello del mare nel suo punto più alto. L'ubicazione molto particolare e la conformazione pianeggiante fanno sì che a Røst si possa osservare una gran parte della volta celeste. Artisti di tutto il mondo sono da tempo ispirati dalla luce di Røst e dall'atmosfera speciale creata dal connubio tra uccelli, pesci e persone.

Un clima particolare

A causa della sua posizione in mezzo al mare, la temperatura media si mantiene sopra lo zero durante tutto l'anno. Le isole più esterne delle isole Lofoten sono quindi il luogo più settentrionale del mondo che non ha un inverno come si intende nelle normali definizioni meteorologiche. Nel periodo della pesca alle Lofoten, nei mesi di febbraio e marzo, vi sono quindi le condizioni ideali per appendere le grosse quantità di merluzzo artico sulle rastrelliere in modo che il vento ed il clima possano contribuire a rendere gli stoccafissi di prima qualità.

Tanti pescatori

La pesca è il principale settore lavorativo di Røst, con un discreto numero di pescatori in attività e sei industrie di trasformazione del pesce. Qui è anche attiva la zootecnia, con pecore e mucche, vi sono varie attività commerciali e qualche attività di servizio.

https://it.wikipedia.org/wiki/Røst

 

Il valore della pesca

Una delle prime cose che si nota sbarcando dal traghetto è l'importanza che il pesce riveste sull'isola di Røst. Qui si trovano vecchie e nuove stazioni di raccolta del pesce, le soffitte adibite allo stoccafisso, gli alloggi dei pescatori e le rastrelliere per l'essiccazione del pesce. Røst è l'isola dello stoccafisso, grazie anche alla sua posizione e al clima ideale per la produzione dello stoccafisso.  

Lo stoccafisso in norvegese si chiama "tørrfisk". Il termine deriva dall'antico norvegese þurrfiskr e sulle isole Fær Øer si usa ancora il termine turrur fiskur.

Il merluzzo artico

Per lo stoccafisso si possono utilizzare diverse specie di pesce magro, ma quando noi parliamo di stoccafisso, intendiamo il merluzzo artico (in norvegese skrei). Sin dalla notte dei tempi, in inverno, nei mesi tra gennaio e aprile, enormi quantità di merluzzo artico norvegese, pronto a riprodursi, giungono alle isole Lofoten. Il termine norvegese "skrei", che deriva dall'antico norvegese skreið, significa colui che avanza/migra. E il merluzzo artico norvegese può migrare a lungo: arriva dal Mare di Barents e lo si pesca in un'ampia area che giunge fino a sud della regione di Møre. Ma la pesca principale è quella che tradizionalmente si svolge nelle acque delle isole Lofoten.

Entrare nel fiordo Vestfjorden

Inizialmente il pesce costeggia le isole dalla parte esterna per poi entrare nel fiordo Vestfjorden, racchiuso tra le Lofoten e la terraferma norvegese. Alcuni esemplari migrano fino alle isole Lofoten per deporre le uova e sono l'origine della tradizionale pesca che si svolge qui. Ma sono molti i pesci che si fermano nei pressi di Røst. I luoghi e i periodi in cui il flusso lento e continuo dei pesci e la deposizione delle uova avvengono cambiano nel tempo e  determinano annate di pesca più o meno buone alle Lofoten.

In migrazione

La pesca al merluzzo artico in migrazione ha una tradizione millenaria così come la sua essiccazione. E con tali quantità di pesce c'è solo da augurarsi che il tempo e il clima siano quelli giusti per poter mietere il raccolto del mare. Ciò che meraviglia è che l'arrivo dei pesci avviene esattamente nel periodo ideale per l'essiccazione. Il merluzzo artico a Røst viene appeso alle rastrelliere subito dopo essere giunto a terra a gennaio e fino agli inizi di aprile.

Le condizioni climatiche a Røst

Le condizioni climatiche a Røst sono tra le migliori: inverni miti senza troppe gelate che potrebbero danneggiare il pesce, una primavera e un'estate fredda, il giusto tasso di umidità, vento abbondante e la giusta quantità di sole.  È questo che ci vuole per uno stoccafisso di ottima qualità. Se i pesci arrivassero in estate o in autunno, il caldo e l'umidità sarebbero eccessivi per l'essiccazione.

Lo stoccafisso è essiccato e pronto per essere consumato tra la metà di maggio e la fine di giugno.

Con questo, Røst è una particolare combinazione tra una vitale attività di pesca ed una comunità agricola con una mentalità aperta ed internazionale.


Testo: Tratto da www.rost.kommune.no, Elisabeth Johansen, Anne Cecilie Pedersen, Einar Stamnes (2018) TØRRFISK – kystkultur, kokekunst, Querini. Orkana forlag, 2018, På Røst AS.

Traduzione di Daniela Santori e Enrica Sollaino / Itra språktjenester på italiensk

Illustrazioni:
La pesca è fondamentale per Røst. Il numero di registrazione N–76–RT dimostra che la barca è domiciliata nella contea di Nordland, N, e nel Comune di Røst, RT.
Le attività di pesca caratterizzano il paesaggio di tutta la parte meridionale dell'isola.
Il municipio e la scuola elementare e secondaria, dove sono collocate anche la biblioteca e la piscina, si trova nel centro dell'isola, con la palestra intitolata a Querini proprio accanto. Dall'altra parte della strada c'è la chiesa di Røst, l'ambulatorio medico ed il centro per gli anziani. Il gennaio 2019 ha offerto nevicate inusuali ed intense precipitazioni.
Le pecore a Røst vivono all'aperto tutto l'anno, ma hanno la possibilità di ripararsi qualora le condizioni meteorologiche diventassero particolarmente ostili.
A nord dell'isola l'agricoltura, un tempo diffusa, ha lasciato le sue tracce, con i muri di pietra che si rincorrono incrociandosi.

Fotografie di: Elisabeth Johansen

Esperienze d’art all’aperto

UpNorth Festival 2017 è stato un progetto in collaborazione con l'Urban Nation Berlin che ha portato i migliori artisti del mondo a creare arte urbana a Røst. Le opere sono sparse per tutta l'isola, qui ne mostriamo solo alcune.

Gli artisti intervenuti:
Isaac Cordal (es)
Klone Yourself (isr)
Ino (gr)
Lora Zombie (rus)
Spidertag (es)
Franco Jaz (arg)
Elle (us)
Pastel (arg)

Nespoon (pl)

https://it.wikipedia.org/wiki/Arte_di_strada

The last of the viking whalers (L'ultimo dei cacciatori di balene vichingo) è una raccolta di immagini della pesca alle Lofoten e della caccia alle balene nel Vestfjord riprese da Marcus Bleasdale per il National Geographic.

Marcus Bleasdale, fotografo e giornalista, ha donato le immagini tratte dall'articolo del National Geographic al comune di Røst, ed ora queste sono sparse per tutta l'isola.

Cammina per l'isola o fai un giro in bicicletta, cerca le opere d'arte e vivi le emozioni che ti trasmettono!

https://it.wikipedia.org/wiki/National_Geographic_Society

Testo: Commune di røst
Traduzione di Daniela Santori
Fotografie di: Elisabeth Johansen

Biblioteca pubblica di Røst

Røst oppvekstsenter, Røstlandveien 35, ingresso principale.

È aperta al pubblico due giorni alla settimana.
La biblioteca pubblica si trova all' ingresso principale di Røst oppvekstsenter.
La biblioteca ha una propria sezione dedicata alla letteratura di Røst e delle altre località delle Lofoten.

Orari di apertura:
Martedì dalle 11:30 alle 14:00 et dalle 17:00 alle 20:00
Giovedì dalle 11:30 alle 14:00 

La biblioteca è parzialmente chiusa durante le vacanze.
Controlla gli orari delle chiusure qui:

https://rost.kommune.no/bibliotekets-apningstider/category927.html

 

Comune di Røst
Tel. 0047 76 05 05 00
postkasse@rost.kommune.no

Bibliotecaria – Hanne Ødegård
Tel. 0047 76 05 05 29
hanne.odegard@rost.kommune.no


Traduzione di: Daniela Santori

Fotografie di: Elisabeth Mikalsen

Querini Pub & Restaurant

Il menu cambia di stagione in stagione e viene presentato sulla pagina facebook del ristorante insieme agli orari di apertura.

https://www.facebook.com/querinipubogrestaurantrost/

Per oltre vent'anni Anne Cecilie Pedersen ha proposto cibi deliziosi realizzati con ingredienti locali. Durante il suo percorso culinario ha sviluppato i suoi piatti e si è ispirata alla cucina italiana. La sua creatività si basa sulla stretta relazione che è sempre esistita tra Røst e l'Italia – a causa della profonda conoscenza e dell'amore comune che entrambi nutrono per lo stoccafisso di Røst – e di quant'altro arriva o viene prodotto sull'isola.

I piatti serviti da Anne Cecilie sono il carpaccio di balena, diverse gustose portate di agnello di Røst e molte altre stuzzicanti specialità a base di stoccafisso ed altri prodotti locali.

Traduzione di: Daniela Santori

Ravioli di stoccafisso

Ingredienti
150 g. di stoccafisso ammollato
200 g. di farina (più quella per la spianatoia)
olio d’oliva extra vergine q.b.
2 patate piccole
2 uova
sale e pepe q.b.

Ricetta e preparazione

Come fare i Ravioli di stoccafisso

  1. Preparate la pasta con la farina le uova e un pizzico di sale
    Consigli:La dose di 100 g. di farina per uovo è indicativa, dato che le uova non sono tutte uguali, quindi se serve unite altra farina oppure un goccio di vino bianco o di acqua.
  2. Copritela e lasciatela riposare almeno un’oretta
  3. Lessate lo stoccafisso gettandolo in acqua bollente e cucendolo una decina di minuti, poi spegnete e lasciatelo riposare ancora 20/30 minuti
  4. Pelate e lessate anche le patate dopo averle tagliate a pezzi
  5. Pulite lo stoccafisso eliminando le lische e la pelle e sbriciolatelo
  6. Scolate le patate ed unitele allo stoccafisso pulito
  7. Versate il tutto nel vaso di un robot da cucina equipaggiato con il gancio (non con la lama che ridurrebbe il tutto in omogeneizzato)
  8. Salate, pepate ed unite un pochino di olio d’oliva e fate andare il robot fino ad ottenere un composto omogeneo. Se volete potete ridurre il tutto in crema con il mortaio o con un passaverdura
  9. Stendete la pasta con la Nonna Papera o con il matterello
  10. Deponete dei mucchietti di ripieno sulla sfoglia
  11. Coprite con una seconda sfoglia, premete bene per sigillare i ravioli e tagliateli con la rotella
  12. Deponete i ravioli pronti su un vassoio coperto da uno strofinaccio spolverato di farina o ancora meglio di semola
  13. Cuocete i ravioli in abbondante acqua salata
  14. Vi diamo ora alcune idee per condire questi saporiti ravioli di stoccafisso
  15. Potete usare l’Ultrapatè di Peperoni e Olive nere.
  16. Il gusto intenso di questa salsa è perfetto per equilibrare quello dello stoccafisso
  17. Per chi ama decisamente i sapori forti condite questi ravioli con olio d’oliva e aglio, ma che sia Aglio di Vessalico dal gusto delicato

 

Salsa ai peperoni, capperi e olive

1 peperone verde
1 peperone rosso
1 spicchio d'aglio
2 cucchiai di capperi
150 g di olive nere
3 cucchiai di olio d'oliva
1 mazzetto di prezzemolo
5 pomodori ciliegini

Lavare i peperoni ed asciugarli. Dividerli a metà longitudinalmente e rimuovere le nervature bianche ed i semi. Per eliminare la pelle, disporli in una pirofila o direttamente sulla piastra e scottarli in forno a 225 gradi per 15 minuti, o fino a quando i peperoni cominceranno a presentare macchie marroncine sulla pelle. Avvolgere quindi i peperoni nella pellicola di plastica e lasciarli riposare per 10 minuti. Rimuovere la pelle e dividere i peperoni in senso longitudinale in strisce larghe circa 1 cm.

Tritare l'aglio. Scaldare l'olio d'oliva in una padella ed aggiungere l'aglio facendolo dorare leggermente a fuoco basso. Aggiungere quindi gli altri ingredienti e lasciar cuocere per 20 minuti. Aggiungere i pomodorini divisi a metà nella salsa prima di servire.


Querini Pub og Restaurant
Klakkveien 1
8064 Røst
Tel:  +47 930 07 458

Anne Cecilie Pedersen
querinipr@gmail.com

Fotografie di: Kjell Ove Storvik

Banchina d'attracco lungo Gleaveien

Questa banchina è uno dei tre approdi pubblici che il comune di Røst possiede e gestisce. Questo è il molo più esteso, e viene utilizzato da molti pescatori ospiti del luogo durante il periodo della pesca nelle Lofoten che si svolge da febbraio ad aprile. Sono presenti diversi attacchi per l'acqua e prese per l'elettricità. Si trova a 500 metri dallo Joker, il centro commerciale dell'isola. 

Il pontone galleggiante che è adiacente alla banchina lungo Gleaveien è disponibile per l'utilizzo pubblico durante il periodo dal 1 maggio al 30 novembre. Da novembre a maggio la banchina viene invece destinata all'attracco delle barche da pesca. Esistono tariffe speciali per questo tipo di ormeggio. 

Per verificare disponibilità, accordi per l'utilizzo e pagamenti, contattare gli uffici del comune:

Comune di Røst
Tel. 0047 76 05 05 00
postkasse@rost.kommune.no

 

Traduzione di Daniela Santori

L'aeroporto di Røst

L'aeroporto di Røst si trova a nord di Røstlandet, a pochi minuti in auto dal porto dedicato alla pesca e dal molo di arrivo dei traghetti. Ci sono due voli giornalieri di andata e ritorno da Bodø, ed anche Svolvær è collegata con una fermata intermedia lungo il percorso da o per Røst.

La compagnia aerea che opera a Røst è Widerøe.

www.wideroe.no

https://en.wikipedia.org/wiki/Røst_Airport



Testo: På Røst AS
Traduzione: Daniela Santori
Illustrazioni di: Elisabeth Johansen

Video: Housetown Productions Youtube.com/wideroepilot

La Chiesa di Røst ed il trittico

La chiesa di Røst fu costruita nel 1899 ed inaugurata nel 1900, nata originariamente come vicariato di Værøy. La chiesa è in legno, a pianta longitudinale, con 285 posti a sedere. L'arredo è in Jugendstil, corrente germanica dell'Art Nouveau, con internamente i tipici colori di quel tempo.

https://en.wikipedia.org/wiki/Røst_Church

Il trittico

La pala d'altare a tre pannelli fu realizzata nel nord dei Paesi Bassi, probabilmente a Utrecht, tra il 1511 e il 1520. La pala fa parte di una collezione di trittici, il cosiddetto Lekagruppen. Questi arredi sacri si trovano infatti nelle chiese di Ørsta, Grip, Leka, Hadsel e Røst.

Esiste una leggenda, della quale l'origine è sconosciuta, sulla provenienza dell'altare. Si narra che il 15 luglio 1515 la principessa Isabella di Borgogna/Asburgo, 14 anni, che prese successivamente il nome di Elisabetta, intraprese il viaggio che la doveva portare a Copenaghen in sposa al re danese-norvegese Kristian II. La principessa aveva con sè come pastore e guida spirituale l'arcivescovo di Nidaros, Erik Valkendorf. Il tempo fu estremamente inclemente durante il tragitto, la principessa si sentì male ed era molto spaventata. Mandò allora a chiamare l'arcivescovo e gli promise di fare un dono alla sua nuova patria se fosse arrivata sana e salva a destinazione. Il regalo consistette in cinque trittici. L'arcivescovo Valkendorf scelse cinque chiese della sua diocesi, che si estendeva da Sunnmøre a Finnmark, come destinatarie delle pale d'altare.

Il pannello centrale della pala

La pala era originariamente ornata con piccole lastre d'oro fissate saldamente, delle quali i segni sono tuttora visibili.

Le sculture

Nel mezzo del trittico c'è la statua di Sant'Olav. È il santo norvegese più popolare ed è presente in quasi tutti gli altari della Norvegia di quel periodo.

Su ognuno dei due lati del Santo si trova la statua di un vescovo. Non si è certi di chi essi siano, forse il vescovo Nikolaus, il protettore dei marinai, a sinistra, e a destra Agostino oppure Laurenzio.

I pannelli laterali

I dipinti sulle ante del trittico sono in gran parte originali. Nella parte interna sono raffigurate due sante importanti in Norvegia durante il Medioevo: a sinistra Santa Caterina d'Alessandria e a destra Santa Margherita d'Antiochia.

Sulla parte esterna dei pannelli erano raffigurati originariamente Sant'Olav ed un vescovo. Oggi, a seguito della sovrapposizione della pittura nel XVIII secolo, vi sono raffigurati Mosè con le Tavole della Legge ed Aronne.

Le porte del trittico sono state parzialmente ritoccate nel 2018 da Stephanie Backes sotto gli auspici del Istituto norvegese per la ricerca sui beni culturali, NIKU.


Testo: Einar Stamnes

Fonte: Therese Hervig Johnsen: "Gli altari di Leka: prodotti su commissione o produzione di mercato?" Tesi di laurea in Storia dell'Arte – Università di Oslo – Dipartimento di Filosofia, Storia dell'arte e materie classiche – Primavera 2007

Fotografie di: Einar Stamnes

https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_churches_in_Nordland

Traduzione di Daniela Santori